L'allarme di Agenas

Ambulanze in ritardo di oltre 20 minuti in 41 Asl italiane: record negativo per Vibo Valentia

Nel nuovo rapporto sulle performance delle aziende sanitarie, l'Agenzia nazionale rileva tempi medi superiori agli standard in gran parte d'Italia. Disomogeneità territoriali e problemi anche nei pronto soccorso con periodi di attesa prolungati. Progressi negli screening e nell'assistenza territoriale

27 Nov 2025 - 12:22
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Nel suo ultimo rapporto sulle performance delle aziende sanitarie e ospedaliere, Agenas segnala criticità nei tempi di intervento del sistema di emergenza-urgenza. In 41 Asl su 110 le ambulanze impiegano più di 20 minuti per raggiungere il paziente, a fronte di un target nazionale fissato a 18 minuti. Il dato peggiore riguarda la Asl di Vibo Valentia, con una media di 35 minuti, mentre altre realtà calabresi superano la mezz'ora. Tra le Asl più rapide figura la Giuliano Isontina (Trieste e Gorizia), con 12 minuti di attesa media.

Il rapporto Agenas

 Secondo il Sistema nazionale di valutazione delle performance, anticipato dalla stampa e pubblicato da Agenas, quasi una Asl su due non rispetta il tempo massimo raccomandato di 18 minuti per l'arrivo dell'ambulanza. I ritardi maggiori si registrano in Calabria: a Vibo Valentia la media è di 35 minuti, e nelle altre aziende sanitarie regionali si superano i 30 minuti. Si segnalano attese elevate anche in Sardegna (Oristano 26 minuti) e in Sicilia (Messina 25 minuti). Tra le realtà più tempestive spicca la Giuliano Isontina con 12 minuti. Seguono Piacenza, Chiavari, Reggio Emilia, Parma e Genova, tutte con 13 minuti.

L'obiettivo dei 18 minuti

 Le linee guida nazionali fissano in 18 minuti il tempo massimo per l'arrivo dei soccorsi. I risultati mostrano differenze tra aree del Paese: alcune aziende sanitarie rientrano nello standard, altre evidenziano tempi superiori.

Pronto soccorso: permanenze oltre otto ore

 Nel capitolo dedicato ai pronto soccorso, Agenas registra percentuali di permanenza oltre le otto ore superiori a un paziente su cinque in strutture come il Policlinico di Tor Vergata e il Sant'Andrea a Roma e l'Aou di Cagliari.

Screening e assistenza sul territorio

 Gli screening risultano in ripresa, con segnali positivi anche nel Mezzogiorno. Per lo screening della mammella l'Asl di Asti è al primo posto con l'82,5%, seguita da Ferrara e Trento; i dati peggiori si osservano a Bari, Catanzaro e Cosenza. Sull'assistenza domiciliare (Adi) i tassi più alti si registrano nell'Ulss Polesana, nell'Asl Molise e nell'Asl di Teramo; in coda Catanzaro, Gallura e Bari.

Tempi per gli interventi

 Per le protesi d'anca entro 180 giorni, le performance migliori superano il 94% al San Giovanni di Roma, agli Spedali Civili di Brescia e all'Aou di Padova; peggiori a Catanzaro, Cagliari e Brotzu. Per gli interventi oncologici della mammella entro 30 giorni, al top Ao Pisana, Modena e Verona; ritardi maggiori al Brotzu, a Cagliari e a Perugia, con valori inferiori al 20%. Per i tumori del colon entro 30 giorni, primeggiano Spedali Civili di Brescia, Padova e San Gerardo; dati negativi per Ao Papardo, Dulbecco e Cannizzaro di Catania.

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