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Ergastolo ai fratelli Bianchi, la denuncia: "Willy ha avuto giustizia ma il suo murale a Pescara non l'ha ancora trovata"

Sono passati 13 mesi dalla denuncia dell'atto vandalico e proprio in quei giorni si apriva il dibattimento che ha portato il 4 luglio 2022 gli imputati Marco e Gabriele Bianchi alla condanna dell'ergastolo in primo grado. Tredici mesi dopo, dunque, il processo per la morte di Willy Monteiro Duarte si è concluso, mentre insoluta resta la vicenda del murale vandalizzato che Pescara aveva dedicato in centro al 21enne ucciso di botte nella notte tra il 5 e il 6 settembre 2020 a Colleferro (Roma). L'opera, realizzata, poco dopo l'omicidio, dallo street artist abruzzese Ipman, che ha rappresentato Willy nei panni di Superman, è ancora sfigurata. Le promesse fatte dalle istituzioni all'indomani della denuncia su Tgcom24 non sono state mantenute. Anche Ipman era pronto a restituire dignità a quel volto imbrattato e a replicare il suo lavoro a Roma. "Willy ha trovato giustizia. Questa immagine non l'ha ancora trovata - torna a commentare a Tgcom24 l'avvocato Florenzo Coletti che per primo segnalò le condizioni di questo murale. - Rinnovo l'appello alle istituzioni della città affinché intervengano per il recupero. La civiltà si vede dalle piccole cose".

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Sono passati 13 mesi dalla denuncia dell'atto vandalico e proprio in quei giorni si apriva il dibattimento che ha portato il 4 luglio 2022 gli imputati Marco e Gabriele Bianchi alla condanna dell'ergastolo in primo grado. Tredici mesi dopo, dunque, il processo per la morte di Willy Monteiro Duarte si è concluso, mentre insoluta resta la vicenda del murale vandalizzato che Pescara aveva dedicato in centro al 21enne ucciso di botte nella notte tra il 5 e il 6 settembre 2020 a Colleferro (Roma). L'opera, realizzata, poco dopo l'omicidio, dallo street artist abruzzese Ipman, che ha rappresentato Willy nei panni di Superman, è ancora sfigurata. Le promesse fatte dalle istituzioni all'indomani della denuncia su Tgcom24 non sono state mantenute. Anche Ipman era pronto a restituire dignità a quel volto imbrattato e a replicare il suo lavoro a Roma. "Willy ha trovato giustizia. Questa immagine non l'ha ancora trovata - torna a commentare a Tgcom24 l'avvocato Florenzo Coletti che per primo segnalò le condizioni di questo murale. - Rinnovo l'appello alle istituzioni della città affinché intervengano per il recupero. La civiltà si vede dalle piccole cose".

 

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