IL CASO a cernusco sul naviglio

A Milano un mini-corso di arabo in una scuola elementare: esplode la polemica

"Cernusco sul Naviglio è una città aperta e solidale: teniamo i bambini fuori dalla battaglia politica", ha detto il sindaco Ermanno Zacchetti

07 Giu 2019 - 17:31
 © ansa

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In una scuola elementare di Cernusco sul Naviglio, comune nel Milanese a guida Pd, si è tenuto un mini corso di arabo per favorire l'inserimento di una bimba egiziana. La lezione, organizzata all'istituto Don Milani, ha subito scatenato le polemiche. "Qui non si tratta di autonomia scolastica o di inclusione, si tratta di fondi pubblici destinati all'insegnamento della lingua italiana usati al contrario?", tuona la consigliera leghista Paola Malcangio.

"Cernusco sul Naviglio è una città aperta e solidale: teniamo i bambini fuori dalla battaglia politica". Questo il commento sull'episodio di Ermanno Zacchetti, sindaco Pd del comune dell'hinterland milanese, dove la consigliera Malcangio ha presentato un'interpellanza al primo cittadino. Per la leghista, il problema non è il corso d'arabo in sé e per sé, ma il fatto che "la scuola aveva a disposizione soldi pubblici del Distretto (per più Comuni, quindi) destinati esclusivamente all'apprendimento della lingua italiana per alunni stranieri neoarrivati e a progetti di mediazione per alunni con marcate difficoltà di comprensione. Non essendoci un caso rientrante in queste fattispecie, per non perdere la possibilità di fruire di risorse, è stata costruita un'iniziativa di inclusione al contrario: far apprendere le prime parole di arabo a bambini italiani".

"Come ogni giorno - aggiunge il primo cittadino su Facebook, annunciando una nota ufficiale sul caso - anche oggi sono orgoglioso di essere il sindaco di una città dove l'integrazione, l'innovazione, le azioni delle scuole vanno nella direzione di un vivere condiviso, nel rispetto dei valori e delle culture".

Sul caso interviene anche il vicesindaco e assessore alle politiche sociali Daniele Restelli, spiegando che "a Cernusco cerchiamo di garantire a tutti i bambini, senza distinzioni, che possano sentirsi a casa, accettati e integrati. Il servizio di mediazione linguistica e culturale che il Distretto mette a disposizione di tutti gli uffici, scolastici e non, che ne facciano richiesta è da molti anni un valido sostegno per l'integrazione". "Per questo - scrive il vicesindaco - trovo vergognosa la polemica sollevata dalla consigliera leghista che strumentalizza la scuola, giudica il lavoro di professionisti che non si è preoccupata di conoscere e non si occupa invece delle questioni importanti della nostra città come nell'ultimo consiglio comunale con nove punti all'ordine del giorno, tra cui tematiche di bilancio e di opere pubbliche, in cui la Lega non ha detto una parola in aula, 0 minuti di intervento!".

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