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Rider senza mance, Fedez: "La blacklist dei vip è da fascisti"

Tra i personaggi famosi messi alla gogna dai fattorini milanesi che consegnano il cibo a domicilio anche il rapper che risponde alle accuse dalla Polinesia. Platinette: "Cancellate tutte le app"

Rider senza mance, Fedez: "La blacklist dei vip è da fascisti" - foto 1
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Dopo la rivolta dei rider contro i vip che non lasciano la mancia alla consegna del cibo e la dura presa di posizione delle aziende dei fattorini, anche la reazione dei personaggi famosi inseriti nella blacklist dei taccagni non si è fatta attendere.

A partire da Fedez che dalla Polinesia, con una storia su Instagram, è passato all'attacco. "Aldilà dell'infondatezza della notizia, parlano tutti di lotta di classe 2.0 - ribatte il rapper, - ma le mance sono il non plus ultra dello sfruttamento del capitalismo. E le liste di proscrizione sanno di fascio". Anche Platinette risponde: "Cancellate tutte le app, non ordinerò più cibo a domicilio".

La difesa di Fedez: spostare l'attenzione sulle mancette è stupido "In America - continua Fedez nel suo video - le mance sono obbligatorie perché il datore di lavoro ti può pagare di meno e se il cliente non dà la mancia causa un danno". 

"Peccato, - sottolinea il cantante, - che questo sia il modo meno sindacalizzato e tutelato per lavorare. La tua sopravvivenza di lavoratore non può essere garantita dal cliente perché rischi di fare una vita di m. E non capire questo e spostare l'attenzione sulle "mancette" è la cosa meno di sinistra e meno lotta di classe possibile, è stupido".

La rabbia di Platinette: basta, non ordinerò più cibo a domicilio Platinette, all’anagrafe Mauro Coruzzi, a Il Corriere della Sera ribadisce il diritto di non lasciare la mancia, "perché compresa nel prezzo". "Non credo spetti ai vip - spiega - occuparsi dell’economia del rider, che magari pensa che sono un ciccione bavoso che ordina cibo compulsivamente, non sapendo che soffro di una malattia grave come la bulimia".

E racconta il suo rapporto con le consegne di cibo a domicilio. "Io ordino dopo mezzanotte, quando ho già svuotato il frigo, perciò, pago il supplemento, che presumo vada al fattorino. E scelgo ristoranti vicini. Se ho il raptus del carboidrato, sono come un tossico che non può aspettare: 7,90 per una corsa di cinque minuti mi sembra anche caro. E io stesso da ragazzo ho fatto consegne per un verduraio".

Ma dopo che anche il suo nome è finito nella lista nera dei fattorini, Platinette assicura di aver cancellato dallo smartphone tutte le app per le consegne di cibo a domicilio: "Basta, non ordinerò più".