Il primo cittadino di Caresanablot: "I soldi ci sono, anche i furbi", ma è polemica
di Silvia VadaA Caresanablot (Vercelli) giocano a calcetto solo i bimbi di famiglie che pagano la Tari. All'ingresso del campetto si legge, infatti, che l'accesso è consentito "ai residenti in regola con il pagamento delle tasse municipali". Fa discutere la norma inserita dall’amministrazione del sindaco Mauro Casalino nel regolamento che disciplina la frequentazione del rettangolo di gioco riaperto dopo i lavori. Per l'opposizione si tratta di una misura "incostituzionale e discriminatoria", specie verso le famiglie che per difficoltà economiche non sono in regola con i pagamenti dei tributi. I cittadini commentano: "E' assurdo", mentre il sindaco va avanti: "I soldi ci sono, anche i furbi".