Per gli inquirenti non si è trattato di una tragica fatalità ma di un gesto volontario da parte del ragazzino - non imputabile vista l'età - che già altre volte aveva lanciato in strada vari oggetti
di Paolo BrinisEra il 15 settembre dell'anno scorso, quando Chiara Jaconis, 30enne padovana che si trovava in vacanza a Napoli con il fidanzato, in una via dei Quartieri Spagnoli è stata colpita al capo da una pesante statuetta di onice che si pensava fosse caduta inavvertitamente da un balcone. La giovane morirà due giorni dopo in ospedale. La procura minorile partenopea ha chiuso le indagini individuando il responsabile. Per gli inquirenti non si è trattato di una tragica fatalità ma di un gesto volontario da parte di un ragazzino di 13 anni - non imputabile vista l'età - che già altre volte aveva lanciato in strada vari oggetti.