Oltre agli inevitabili segni del tempo, è la manutenzione che sembrerebbe non all'altezza del posto
di Giuseppe FacchiniStatue danneggiate e abbandonate per terra. Lapidi a pezzi. Scalini impraticabili e cumuli di detriti qua e là. E poi ancora vetri rotti, erbacce, sterpaglie dappertutto, alberi tagliati e lasciati lì chissà da quanto tempo e zone inaccessibili a causa di cantieri interminabili. Sono immagini che parlano da sole quelle che arrivano dal Cimitero Monumentale di Milano, 250mila metri quadrati attraversati quotidianamente non solo da chi viene qui per lasciare un fiore sulla tomba del proprio ma caro, ma anche da centinaia di turisti