La donna si arrabbia con i giornalisti al lavoro davanti allo studio del quartiere Torrevecchia. Mentre il marito della vittima punta il dito anche contro i soccorsi
di Alessio Fusco"Basta, andate via, lui è una persona giusta". Si arrabbia con i giornalisti l'ex moglie di Josè Lizarraga Picciotti, il chirurgo plastico peruviano di 65 anni finito al centro della cronaca dopo la morte di una donna di 46 anni, deceduta in seguito a una liposuzione eseguita nel suo studio privato nel quartiere Torrevecchia a Roma. Ana Sergia Alcivar Chenche si stava sottoponendo a un intervento di chirurgia estetica quando si è sentita male. A nulla è servito l'intervento dell'ambulanza. I parenti della vittima non si danno pace. "I soccorsi - dice il marito della donna - sono stati chiamati troppo tardi". Sul caso Indaga la polizia, che ha iscritto 3 persone nel registro degli indagati: il medico, l'anestesista e l'infermiera, tutti con l'ipotesi di omicidio colposo. L'ambulatorio è stato sequestrato e sono diversi i punti da chiarire, dalla dinamica dell'intervento al coinvolgimento dei soccorsi.