L'albergo è stato assegnato in affitto alla Cribea Srl di Giorgio Cristiano, dopo il vaglio di tribunale, Procura e questura
di Tito GilibertoSi riaccendono i riflettori sul Grand Hotel Garibaldi a Palermo, sequestrato alla mafia nel 2020 e ora assegnato in gestione a un nipote dell'ex boss Giovanni Brusca, uno dei criminali più feroci di Cosa Nostra diventato collaboratore di giustizia. La commissione parlamentare antimafia è pronta ad avviare nuovi controlli sul caso. L'ok al nipote di Brusca era arrivato dal tribunale di Palermo, dalla questura e dall'agenzia nazionale dei beni confiscati. Ma proprio perché il nuovo gestore è parente di quel killer, in passato ai vertici di Cosa Nostra, l'allarme non si ferma.
Giovanni Brusca ha insanguinato la Sicilia per decenni. Fu lui, tra l'altro, ad azionare il telecomando della strage Falcone, a ordinare lo scioglimento nell'acido del piccolo Giuseppe Di Matteo, a preparare l'autobomba per il giudice Chinnici e la scorta. Poi, ha scelto la collaborazione con la magistratura fino alla recente scarcerazione. Il nipote risulta del tutto estraneo a quei crimini.