La donna ha ammesso di aver ucciso e sezionato il figlio perché esasperata dal suo comportamento violento
Ha parlato a lungo, davanti agli inquirenti, raccontando nei dettagli quanto accaduto nella loro villetta di Gemona, in provincia di Udine il 25 luglio scorso. Lorena Venier, 61 anni, ha ammesso le proprie responsabilità riguardo alla morte del figlio Alessandro. Un racconto dettagliato, il suo, in cui ha in parte coinvolto anche la nuora, la 30enne Maylin Castro Monsalvo, colombiana. "È stata lei a domandarmi di ucciderlo" ha spiegato durante l'interrogatorio "me lo chiedeva da quando è nata la loro bambina, a gennaio". La donna ha ammesso di aver ucciso e sezionato il figlio perché esasperata dal suo comportamento violento. Lo avrebbero stordito coi barbiturici e con due punture di insulina, poi lo avrebbero finito strangolandolo con delle stringhe. Un'agonia durata almeno sei ore secondo le dichiarazioni fatte dalla Venier.