Sono solo gli ultimi esempi di un fenomeno, quello della pratica della medicina estetica abusiva, in forte espansione
di Simone CerranoL'acido ialuronico e le fialette di botox le teneva nel frigorifero di casa, tra cibi e bevande. Li tirava fuori quando era il momento di praticare le iniezioni. Interveniva anche con i filler, le sostanze utilizzate in medicina estetica per riempire rughe, pieghe o aumentare il volume di labbra, zigomi o mento.
Peccato che non avesse alcun titolo per farlo. Per questo, dopo la perquisizione dei Nas dei carabinieri, una donna di 50 anni di origine albanese residente a Legnano, in provincia di Milano, è stata indagata per esercizio abusivo della professione medica. Non risulta essere neppure in possesso dell'abilitazione da estetista. Lo studio, ricavato in una stanza dell'appartamento dove la donna abita, è stato chiuso. A suo carico c'è anche una denuncia per lesioni gravi presentata da una paziente che si è ritrovata con una necrosi alla punta del naso dopo essersi sottoposta a una iniezione di acido ialuronico.
Un altro caso simile a Modena: qui i carabinieri del Nucleo Anti Sofisticazioni hanno messo i sigilli a un centro dove veniva praticata medicina estetica senza le necessarie autorizzazioni. Le criticità sono emerse nel corso di un normale controllo igienico sanitario. I militari hanno scoperto che gli interventi venivano fatti all'interno di un garage trasformato in un ambulatorio medico. Sono solo gli ultimi esempi di un fenomeno, quello della pratica della medicina estetica abusiva, in forte espansione.