La città lagunare è presa d'assalto da un overtourism indisciplinato e "low cost" che non varca la soglia dei negozi
di Gaia Padovan"Mi chiedono di riempire la borraccia di acqua e non vogliono pagare nemmeno i sei euro di deposito bagaglio, così Venezia muore anzi è già morta" denuncia un negoziante. Addio al turista alto spendente che un tempo si aggirava per le calli veneziane tra una bottega griffata e un hotel extra lusso. Oggi la città sull’acqua è presa d’assalto da un overtourism indisciplinato e “low Cost” che non varca la soglia dei negozi, beve alla fontanella e divide il piatto di pasta per risparmiare. La denuncia di Setrak Tokatzian, gioielliere e presidente dell'Associazione Piazza San Marco: "Non spendono più .. gruppi enormi con i tour operator che vagano senza meta". Una tassa giornaliera di 100 euro, la provocazione lanciata dal portavoce delle botteghe del "salotto" lagunare, stanco del quotidiano e dilagante assalto mordi e fuggi che non porta ricchezza ed è poco rispettoso della città e delle sue fragilità.