Due versioni contrapposte - della famiglia e della scuola - che forse troveranno conferme o smentite con l'arrivo degli ispettori del ministero
di Roberto LamuraDenunce, mail, segnalazioni alla scuola e alle autorità. Le richieste di aiuto dei genitori di Paolo, il 15enne di Latina morto suicida perché bullizzato, sono cadute nel vuoto. Un disagio fatto di derisioni, prese in giro per l'aspetto fisico e la sua sensibilità. Un problema che i genitori dello studente non hanno mai sottovalutato al punto da cambiare due scuole, incontrare professori e dirigenti. Tutto inutile. La preside del liceo Pacinotti di Fondi, dove Paolo avrebbe dovuto iniziare il nuovo anno scolastico nega che siano mai arrivate segnalazioni. Due versioni contrapposte - della famiglia e della scuola - che forse troveranno conferme o smentite con l'arrivo degli ispettori inviati dal ministero dell'Istruzione.