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Delitto Macchi, posto sotto sequestro parco a Varese: si cercano prove

Gli investigatori starebbero cercando materiale legato allʼinchiesta che nelle scorse settimane ha avuto una svolta con lʼarresto di Stefano Binda

Delitto Macchi, posto sotto sequestro parco a Varese: si cercano prove - foto 1
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E' stato posto sotto sequestro, nell'ambito dell'inchiesta sull'omicidio di Lidia Macchi avvenuto nel gennaio 1987, il parco Mantegazza, alla periferia di Varese.

Dopo 29 anni, per il delitto è stato arrestato nelle scorse settimane un ex compagno di liceo della ragazza, Stefano Binda. Stando a un testimone, proprio Binda si sarebbe fatto accompagnare poco dopo l'omicidio nel parco dove, secondo gli inquirenti, potrebbe aver nascosto delle prove.

Mentre il parco rimarrà sotto sequestro fino al 26 febbraio, sei persone sono state convocate dal gip di Varese Anna Giorgetti per essere ascoltate come testimoni nell'udienza a porte chiuse.

In audizione Patrizia Bianchi, l'amica di Lidia Macchi e di Stefano Binda che nei mesi scorsi ha riconosciuto la scrittura dell'uomo nel componimento anonimo inviato alla famiglia Macchi 29 anni fa, il giorno dei funerali della ragazza. E ancora don Giuseppe Sotgiu, sacerdote che all'epoca secondo una ipotesi investigativa avrebbe fornito un alibi a Binda, e la sorella di Lidia Macchi, Stefania.