"ALCUNI SONO GRAVISSIMI"

L'Aifa denuncia: "Ci sono almeno tre casi simil-Stamina in Italia"

Secondo il quotidiano "Il Mattino", uno dei centri sotto inchiesta sarebbe una clinica di Caserta. La promessa di cure miracolose arriva però anche dall'estero, Giappone e Ucraina in testa

29 Apr 2014 - 13:40
 © dal-web

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"Ci sono altri tre casi simil-Stamina in questo momento in Italia e alcuni sono gravissimi". Lo ha affermato il direttore generale dell'Agenzia italiana del farmaco, Luca Pani, durante l'audizione in commissione Sanità del Consiglio regionale della Lombardia. Pani ha spiegato che sui tre casi stanno lavorando l'Aifa e i Nas: "Due ispezioni sono state fatte e una la faremo nei prossimi giorni".

Il caso di Villa Floria a Caserta - Secondo il quotidiano "Il Mattino", uno dei centri finiti sotto inchiesta sarebbe la clinica Villa Floria, di Mignano Montelungo provincia di Caserta, dove si offrirebbe cura alternativa a quelle ufficiali, in alcuni casi rimborsata dal Servizio Sanitario Nazionele, per malati di Parkinson, Sla e cancro.

"Non c'entriamo nulla con Vannoni, siamo agli antipodi - spiega il direttore sanitario Giovanni de Luca -. Siano anti-Stamina e non vogliamo assolutamente essere confusi, ma nemmeno accostati. Qui - spiega De Luca - pratichiamo solo terapie, regolarmente autorizzate e diffuse in numerosissimi ospedali, con fattori di crescita: la cosiddetta "pappa piastrinica" che serve a stimolare nel paziente lo sviluppo di cellule staminali proprie, in modo da accelerare i processi di guarigione".

Le cellule staminali giapponesi - Ma il traffico di cellule staminali "miracolose" seguirebbe vie che portano all'estero: dal Giappone all'Ucraina. "Staminali giapponesi" offerte per curare diverse patologie sarebbero pubblicizzate da alcuni medici, come denuncia la senatrice e ricercatrice Elena Cattaneo: "Io stessa - spiega Cattaneo - ho ricevute lettere da pazienti ai quali alcuni medici in alcune strutture avevano proposto per malattie gravi staminali giapponesi; mi veniva riferito che ai pazienti era stato detto che arrivavano direttamente dal Giappone, ma che cellule fossero il medico non lo sapeva. Ad essere certo era senz'altro il costo ed il fatto che "non facevano male". Ho esortato in ogni caso a non procedere e ad informare chi di competenza. Io stessa - ha aggiunto - non ho potuto fare altro che informare chi indaga in tali direzioni".

Promesse di guarigione anche dall'Ucraina - E ancora: in Internet, secondo alcune indicazioni, sarebbe anche presente un ente ucraino che propone a pagamento iniezioni di altre presunte cellule per curare numerose patologie, con riferimenti a medici italiani da poter contattare.

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