Dopo il numero di novembre, lo storico mensile livornese attraverserà una "pausa di riorganizzazione"
Il Vernacoliere, storico mensile satirico livornese, fermerà le pubblicazioni dopo il numero di novembre. A comunicarlo è il direttore e fondatore Mario Cardinali, auspicando che dopo una "pausa di riorganizzazione" l'esperienza della rivista dialettale possa "continuare a vivere in libera dissacrante irriverenza. In attesa, com'è d'uso attendere, di tempi migliori", si legge nella nota ufficiale. Il giornale era stato fondato 65 anni fa.
"O vediamo un po' se dopo di me ci potrà essere qualcosa oltre il diluvio. Di menti valide ce n'è ancora parecchie nel gruppone che con me ha portato il nostro giornalaccio al record della durata satirica non solo in Italia, ma qualcuno dice anche in Europa", ha scritto ancora il direttore.
Mario Cardinali, quasi 90enne, ha sottolineato "la crisi sempre più profonda della carta, a dettar la nuova legge dell'editoria" e anche per il mensile i costi ormai son arrivati a superare gli incassi. "Coraggio, amici e collaboratori cari. Vediamo - conclude - se dopo aver ripreso fiato ce la faremo una volta ancora. E per intanto pigliatevi, oltre all'abbraccio affettuoso, anche il mio sentitissimo grazie per quanto finora avete fatto, nel contribuire a tenere alto il prestigio d'una storica bandiera d'irriverenza satirica".
Nel 1961 Mario Cardinali fondò il periodico "Livornocronaca", che poi si iniziò a chiamare "Il Vernacoliere" nel 1982. Da allora è diventato un punto di riferimento della stampa satirica in vernacolo, cioè in dialetto rigorosamente livornese. Sullo statuto del giornale stesso la descrizione recita: "Un mensile di satira, umorismo e mancanza di rispetto in vernacolo livornese e in italiano".