incastrata in una cima

Venezia, era il primo giorno di lavoro per la ragazza morta sul catamarano: aveva 17 anni

Anna Chiti, studentessa del nautico, sarebbe rimasta incastrata in una cima e poi impigliata sotto l’elica dell'imbarcazione. Aveva appena terminato la sua giornata di prova

18 Mag 2025 - 11:18
 © Tgcom24

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Anna Chiti, la ragazza morta a Venezia dopo una caduta dal catamarano, era alla sua prima giornata di prova di lavoro e sembrava che tutto fosse andato per il meglio. Ma a fine giornata tutto è precipitato.  La giovane, 17enne, stava per scendere dall’imbarcazione appena ormeggiata alla Marina Santelena. Non sono ancora chiare le dinamiche dell’incidente, ma sembra che la ragazza sia rimasta agganciata a una cima e, a causa delle onde provocate dal fortissimo vento, sia caduta dal catamarano, rimanendo impigliata sotto acqua nell’elica. Il charter era stato noleggiato da una quindicina di turisti che hanno assistito alla tragedia. 

Inutili i soccorsi - Il comandante dell’equipaggio si è buttato subito per tentare di salvarla, ma è stato soltanto l’intervento di un sommozzatore dei vigili del fuoco a tagliare la corda in pochi secondi e ad affidare la giovane ai medici che hanno iniziato subito la rianimazione. Per pochi istanti il cuore di Anna ha ricominciato a battere ma la speranza che sopravvivesse è durata poco.

La passione per le barche - Anna Chiti era appassionata di imbarcazioni. Studentessa del nautico, nata a Treviso e residente a Malcontenta, è morta così, alla fine di una giornata trascorsa navigando e lavorando in barca, nella sua Laguna. Era il suo primo giorno di prova e sembrava che tutto fosse andato per il meglio. Il suo impegno era iniziato alla mattina quando un collega era passato a prenderla. Era entusiasta di questa esperienza, a bordo di un vero equipaggio, e sapeva che a fine giornata avrebbe potuto essere confermata, magari per qualche ora di lavoro a chiamata o per la stagione estiva. 

La dinamica da chiarire - Quando il catamarano è arrivato nella darsena, Anna si è alzata per scendere, ma qualcosa è andato storto. Si pensa che sia rimasta incagliata in una corda.  Oltre ai pompieri, giunti con due autopompe lagunari e l’elicottero Drago e ai sommozzatori di Vicenza, sono arrivati il Suem, la Capitaneria di porto per ricostruire l’incidente, i carabinieri e la polizia locale. La dinamica andrà ricostruita nei dettagli: la comitiva che era presente e aveva noleggiato il catamarano è dovuta rimanere a disposizione della capitaneria.

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