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Venezia, pugno di ferro contro gli ambientalisti: maxi multa da 35 mila euro e 28 denunce

A cinque di loro è stato rilasciato un foglio di via obbligatorio di 4 anni e a 3 persone un Daspo urbano di 48 ore. "Denunce pretestuose" è la replica degli attivisti

Pugno di ferro della questura di Venezia contro gli ambientalisti che hanno tinto di verde fluorescente le acque del Canal Grande.

La manifestazione si è conclusa con 28 persone portate in Questura e identificate: a ciascuna verrà inflitta una sanzione amministrativa da 1.250 euro, per complessivi 35mila euro di multa, oltre alla denuncia penale per interruzione di pubblico servizio, dato che le corse dei vaporetti per circa un'ora e venti sono state bloccate in via precauzionale in tutta l'area di Rialto.

Fotogallery - Venezia, blitz degli attivisti per il clima: il Canal Grande diventa verde

I provvedimenti

 Per 3 dei manifestanti è stato disposto il daspo di 48 ore e per 5 il foglio di via obbligatorio di 48 mesi, che equivale a un divieto di entrare a Venezia per 4 anni. Alcuni di loro sono studenti dell'Università Ca' Foscari che non potranno quindi accedere all'ateneo. Calandosi dal Ponte di Rialto, gli attivisti di Extinction Rebellion hanno immerso nell'acqua una sostanza comunemente usata come tracciante, la fluoresceina. Oltre all'interruzione di pubblico servizio, agli ambientalisti viene contestata anche la manifestazione non preavvisata e lo sversamento di sostanze pericolose, nonostante alcuni di loro abbiano precisato che il liquido utilizzato "non nuoce ad ambiente, persone e animali e in massimo 48 ore si disperderà". Hanno poi esibito uno striscione che recita "COP 28: Mentre il governo parla, noi appesi a un filo". I membri del movimento internazionale non violento fondato in risposta alla "devastazione ecologica", hanno voluto così "Denunciare l'ennesimo fallimento politico della COP28 e dei governi mondiali nel contrastare la crisi climatica e la sesta estinzione di massa". Atti dimostrativi simili si sono verificati anche a Bologna, Milano e Torino.

La replica del movimento

 "Denunce completamente pretestuose, che non hanno nessun legame con i fatti realmente commessi. Denunce notificate indiscriminatamente a tutte le persone identificate - riporta Extinction Rebellion - Tra le persone portate in questura vi era infatti anche un turista, che si trovava a Venezia per due giorni, e quattro persone dell'ufficio stampa, compresi i fotografi e videomaker. A eccezione del turista (graziato nonostante le 6 ore di fermo in questura), tutte le altre persone, viene spiegato in una nota, sono state denunciate per tutti e quattro i capi d'accusa. Anche chi dava volantini o, appunto, faceva foto e video. 

Le parole del sindaco

 Il sindaco Luigi Brugnaro ha subito preso posizione: "A causa delle acrobazie di sedicenti eco-attivisti, o meglio eco-vandali, abbiamo dovuto interrompere il pubblico servizio di trasporto e la navigazione in Canal Grande. E attivare controlli ambientali per le acque e di verifica delle colonnine da poco restaurate del ponte di Rialto. Venezia è una città fragile, da amare e rispettare! Ora basta. Lo scherzo è bello finché dura poco".

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