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Pakistana scomparsa nel Padovano, Basma è tornata a casa: "Nessuno ha mai voluto impormi un matrimonio combinato"

La diciannovenne, otto mesi dopo la fuga, ha riabbracciato la famiglia a Galliera Veneta. Non spiega il motivo della sua sparizione, ma assicura: "Non è successo per colpa dei miei genitori"

Dopo otto mesi di fuga, la diciannovenne pakistana Basma Afzaal è tornata nella sua casa a Galliera Veneta, nel Padovano.

La giovane, scomparsa il 31 maggio, intervista dal Corriere Veneto, dice: "Sto bene, sono felice" mentre sorride accanto ai genitori. E nega le teorie di quanti legavano la sua sparizione al rifiuto di un matrimonio combinato. "La verità è che mio padre non mi ha mai maltrattata né mi voleva costringere a un matrimoni combinato. E nessuno ha mai voluto impormi come vivere la mia vita".

La ricostruzione della vicenda

 Il 31 maggio 2022, Basma, dopo essere uscita dalla casa in cui abita insieme ai genitori, non vi fa più ritorno. Di lei, dal quel momento, si perdono le tracce. Il cugino lancia un appello sui social e immediatamente i sospetti sulla famiglia si moltiplicano. Chi dice che è fuggita da un padre padrone, chi da un matrimonio combinato, chi da genitori che erano infastiditi dal suo stile di vita troppo occidentale. Anche in tv, nei talk show, si parla della vicenda, paragonandola alla storia di Saman, la giovane pakistana di Novellara (Reggio Emilia), che sarebbe stata uccisa dai parenti perché rifiutava le nozze con il cugino. Il padre di Basma viene lungamente interrogato dai carabinieri. E, fuori dalla caserma, tra lacrime e disperazione, lancia un appello alla figlia chiedendole di tornare a casa. 

 

"Non sono fuggita a causa dei miei genitori"

 Basma racconta gli otto mesi in fuga, trascorsi "ospite di alcuni amici, sempre in Italia". Non vuole spiegare il motivo della sua sparizione: "È una cosa privata: non mi va che anche questa finisca sui giornali". Ma specifica: "Ci tengo soltanto a far sapere a tutti, a chi si è preoccupato per me e a chi ha raccontato delle bugie sul mio conto, che ora sto bene e che non sono fuggita per colpa dei miei genitori. È giusto che si sappia, lo devo innanzitutto alla mia famiglia che ha vissuto per mesi circondata da sospetti orribili". 


"Nessuno ha mai voluto impormi come vivere la vita"

 Otto mesi dopo, Basma è di nuovo a casa. "L'ho abbracciata e le ho soltanto detto che ero felice di riaverla qui", racconta la madre. La ragazza è serena, non indossa il velo ("a dire il vero, lo porto solo occasionalmente: i miei genitori non me lo hanno mai imposto") e dice di voler dimenticare questi mesi difficili. Spiega il motivo per cui non ha fatto ritorno prima a casa, aveva paura. "Leggevo gli articoli che parlavano della mia scomparsa, e mi sono spaventata. Mi pareva tutto così assurdo. La verità è che mio padre non mi ha mai maltrattata né mi voleva costringere a un matrimonio combinato. E nessuno ha mai voluto impormi come vivere la mia vita". Per il futuro è ancora presto: "Più avanti deciderò se riprendere gli studi oppure trovami un lavoro. Ma ora voglio stare tranquilla. Qui, a casa con mamma e papà".
 

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