Il proprietario del locale è accusato anche di rapina insieme a tre membri della sua famiglia
Accusato di sequestro di persona e di rapina. Un ristoratore è a processo insieme a tre membri della famiglia quattro anni dopo aver risolto in modo originale una controversia con un cliente che era uscito dal locale senza pagare il conto: qualche giorno dopo lo trovarono in un centro commerciale e lo costrinsero a salire sulla loro auto per andare a un bancomat. Anche lì, senza successo.
Tutto accadde nel 2017. Un ventiquattrenne sarebbe andato a un ristorante di Cuveglio, in provincia di Varese, per una cena con alcuni amici. Al momento del conto avrebbe tentato di pagare con il bancomat, che però non avrebbe funzionato. Il gruppo di amici a quel punto se ne sarebbe andato dal locale. Passati alcuni giorni, uno dei figli del ristoratore individuò l'auto del cliente nel parcheggio di un centro commerciale, chiamò gli altri familiari e bloccarono il mezzo del 24enne. Quando lui uscì dal negozio lo fecero salire sulla loro auto e lo portarono a un bancomat per prelevare la somma dovuta. Anche questa volta non funzionò, così lo portarono al ristorante.
Il padre del cliente nel frattempo aveva già allertato i carabinieri, che così si presentarono al locale e misero la situazione sotto controllo, ricostruendo gli spostamenti. Oggi i quattro (il proprietario, di 73 anni, due figli di 39 e 43 anni e il nipote di 30 anni) sono a processo con le gravi accuse di sequestro di persona e di rapina.