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Courmayeur, finita l'allerta ghiacciaio: riapre la Val Ferret | La rabbia degli operatori: "Danni enormi"

Rientrano "i parametri di rischio" e il sindaco può revocare lʼordinanza di chiusura. Ma il settore turistico ha già perso il 70% delle prenotazioni

Courmayeur, scatta la paura per il ghiacciaio che si sta staccando

Il sindaco di Courmayeur Stefano Miserocchi ha riaperto la Val Ferret, revocando l'ordinanza di chiusura, dopo "il rientro dai parametri di rischio" del ghiacciaio di Planpincieux. La decisione è stata presa dopo l'ultimo bollettino sul ghiacciaio, diffuso dalla Fondazione Montagna sicura. La rabbia degli operatori turistici: "Abbiamo riaperto, ma non stiamo facendo nulla perché la Val Ferret è vuota. L'allarmismo ha provocato danni enormi".

L'allarme era stato dettato dalm rischio di distaccamento di una massa volumetrica di un'area del ghiacciaio che fa parte del Monte Bianco: "Una porzione, rispetto al suo contorno, di circa 500mila metri cubi, vale a dire il volume del Duomo di Milano. Un campo da calcio con sopra 80 metri di ghiaccio, che se cadesse sarebbe in grado di fare notevoli danni e di fare anche molta strada", aveva spiegato Valerio Segor, dirigente dell'assessorato della Valle d'Aosta delle Opere pubbliche.


Le azioni preventive della Protezione Civile attuate nei giorni scorsi sono state necessarie per garantire l'incolumità e la sicurezza delle persone e degli ospiti di Courmayeur. L'evacuazione - spiega il Comune - si è resa quindi necessaria e indifferibile poiché, nel quadro di rischio glaciologico paventato, le azioni di protezione civile sono impostate sulla previsione di rischio maggiore e quindi sull'eventuale pericolo di caduta della porzione di ghiacciaio di 500mila metri cubi.


Il sindaco di Courmayeur Stefano Miserocchi ha espresso la propria vicinanza agli operatori della Val Ferret, "alle persone sfollate e alla comunità intera coinvolta in queste ore nelle operazioni di allertamento ed evacuazione, conscio che tali azioni abbiano rappresentato un forte disagio con ripercussioni economiche". E ha sottolineato che "la sicurezza delle persone è la prima attenzione che un'amministrazione deve garantire. Il monitoraggio e il sistema di allertamento per rischi glaciologici avviati negli anni, in particolare sul ghiacciaio di Planpincieux, sono un importante e fondamentale supporto per le comunità alpine, a garanzia dell'incolumità delle stesse, seppur non sempre la cultura del rischio sia compresa da tutti".


Il primo cittadino del comune valdostano punta però il dito contro i toni allarmistici di alcune testate nazionali e internazionali, "seppur i messaggi e le comunicazioni inviate abbiano sempre evidenziato che il fenomeno era localizzato e interessava una piccola porzione di territorio, mentre nel restante territorio, vallate e Comune di Courmayeur, le attività turistiche operavano in assoluta normalità. Rammarico evidenziato anche dal presidente della Regione e dagli esponenti delle categorie interessate".
 

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