Lazio: partite vaccinazioni over 80 in 50 punti somministrazione
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Saranno diverse le questioni sul tavolo del premier incaricato per migliorare la gestione Covd. Intanto il ministro Speranza annuncia l'arrivo delle prime dosi del vaccino AstraZeneca
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Prende sempre più forma il cambio di passo che Mario Draghi vuole imporre alla campagna vaccinale. Nei progetti del premier incaricato ci sarebbero più personale per vaccinare gli italiani, logistica adeguata in tutto il Paese per una somministrazione più rapida, priorità ad insegnanti e personale scolastico, piattaforma digitale e call center per le prenotazioni e per avere in tempo reale l'andamento delle vaccinazioni.
Un'accelerazione che il presidente incaricato ripete a tutti i partiti anche in virtù delle "notizie positive" che "a breve" arriveranno dall'Unione europea sui contratti con le case farmaceutiche: Bruxelles sta trattando per avere più dosi ed è ovvio che quando ci saranno bisognerà farsi trovare pronti. Va rivista dunque la logistica, per aumentare la distribuzione nelle regioni, e vanno incrementati i 'vaccinatori', magari attingendo ai volontari della Protezione Civile e alla sanità militare per accelerare le somministrazioni.
Le Regioni: "Piano vaccinale difficile da realizzare, mancano le dosi" - Una volta insediato, l'ex presidente della Bce troverà comunque sul suo tavolo il nuovo piano del ministero della Salute illustrato alle Regioni che prevede entro la fine di marzo l'arrivo di 14,5 milioni di dosi: 9,1 da Pfizer, 4,165 da Astrazeneca e 1,3 da Moderna. Un piano, tuttavia, che la Conferenza delle Regioni ritiene "in questa fase di difficile applicazione per la carenza delle dosi di vaccino disponibili e per l' indeterminatezza di alcune indicazioni". In particolare, ad avviso delle Regioni "risulta necessario chiarire in maniera più specifica quali sono i target prioritari da vaccinare"; urgono poi le "indicazioni necessarie a consentire da subito l'utilizzo del vaccino Astrazeneca, partendo dal personale scolastico" e valutando, con Aifa, la possibilità di estenderne l'utilizzo anche agli over 55. Ultimo punto: verificare ulteriori vaccini disponibili sul mercato.
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Draghi dovrà fare i conti con almeno altre due questioni. La prima è l'ennesimo scontro tra il governo e la Lombardia, stavolta sul 'piano Bertolaso'. Un botta e risposta che in realtà arriva fin dentro le stanze dove si stanno svolgendo le consultazioni visto che Matteo Salvini, dopo aver annunciato il suo si' al governo istituzionale, non manca occasione per ribadire che quello è il modello che proporrà per far funzionare il sistema. Fontana e Moratti volevano che il piano fosse valutato dal Cts e, eventualmente, messo a disposizione delle altre regioni. Ma a il ministero della Salute ha stoppato l'iniziativa ribadendo la "valenza nazionale" di quello attuale condiviso con le stesse Regioni e sottolineando che una eventuale alternativa puo' essere presa in considerazione solo se "in linea" con quello.
L'altra questione è la volontà di alcune regioni di procedere autonomamente all'acquisto dei vaccini. L'ha annunciato Luca Zaia per il Veneto, lo sta valutando la Lombardia, l'Emilia Romagna, il Friuli Venezia Giulia e la Sicilia, mentre Lazio, Puglia e Campania si sono dette contrarie. Sulla carta possono farlo, avendo autonomia di spesa in materia di sanità, ma nella pratica è piuttosto difficile visto che il prezzo d'acquisto sarebbe di molto superiore a quello praticato all'Ue. Solo per fare un esempio: l'Italia paga il siero Pfizer 19,5 euro mentre sul mercato libero non si trova a meno di 100 euro.
Covid, nuovi indagati per i morti nelle Rsa di Genova - Si allarga l'inchiesta sulla gestione della prima ondata della pandemia di Covid nelle Rsa di Genova. Sale a 12 infatti il numero degli indagati per epidemia colposa: a maggio i pm avevano iscritto nel registro i sei direttori di residenze per anziani della Provincia. Altrettanti avvisi di garanzia sono stati inviati ad altre figure dirigenziali delle stesse strutture.
Speranza: "Vaccino AstraZeneca a chi lavora in scuole e università" - "Oggi in tutte le Regioni italiane arrivano le prime dosi del vaccino AstraZeneca". Lo ha annunciato il ministro della Salute, Roberto Speranza, spiegando che le dosi "Saranno somministrate alla popolazione tra i 18 e i 55 anni. Potremo iniziare a proteggere chi lavora nelle scuole, nelle università, le forze dell'ordine e le altre categorie esposte. Questo ci consentirà di accelerare la campagna di vaccinazione".