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Vaccinazioni, superati i 30 milioni | Figliuolo: passare a somministrazioni delocalizzate, anche a domicilio

Accordo tra Liguria e Piemonte per vaccinare anche chi è in vacanza. Grazie a un accordo tra ministero della Salute e federazione di categoria anche gli infermieri potranno vaccinare a domicilio

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In Italia è stata superata quota 30 milioni di dosi somministrate di vaccini anti-Covid, secondo l'ultimo aggiornamento del commissariato per l'Emergenza. Intanto si conclude un accordo tra il Piemonte e la Liguria per consentire la vaccinazione incrociata ai cittadini in vacanza nel periodo estivo. Il generale Figliuolo emana le nuove linee guida per la campagna, ponendo le basi per un graduale passaggio verso vaccinazioni delocalizzate, anche a domicilio.

Figliuolo: "Massima attenzione su over 60 ancora non vaccinati"

Il raggiungimento delle 30 milioni di dosi se da una parte evidenzia l'efficacia del sistema 'emergenziale' degli hub, abbinato alle prenotazioni online, dall'altra rischia di lasciare indietro una parte di anziani e fragili. Per questo il commissario Francesco Paolo Figliuolo non si stanca di ripetere che gli oltre 4,5 milioni di over 60, che ancora non hanno ricevuto la prima dose di vaccino, devono essere la priorità: su questo punto non possono esistere differenze tra le Regioni, e giovani, turisti, maturandi, categorie produttive non possono che arrivare dopo quelle persone che più di altre rischiano la vita.

 

Figliuolo: "Passare a somministrazioni delocalizzate, anche a domicilio"

Il generale alle Regioni chiede omogeneità su questo e altri punti fondamentali della campagna anti-Covid: è il momento, si legge nelle nuove linee guida, di "aumentare in maniera graduale il contributo" di medici di medicina generale, pediatri e farmacisti. L'auspicio è che la medicina del territorio possa arrivare a vaccinare una buona parte di quegli anziani ancora senza prenotazione. Inoltre, "in previsione di eventuali ulteriori richiami - evidenzia Figliuolo - si dovrà valutare la possibilità di ricondurre l'attività vaccinale quanto più' possibile nell'alveo di tutte le strutture ordinarie del sistema del Servizio Sanitario Nazionale", "senza dover ricorrere a misure emergenziali".

 

Il sistema sanitario deve usare questi mesi per prepararsi "all'ordinarietà" dei richiami anti-Covid, dei quali ancora non si conoscono modalità e tempi. Plaude al messaggio del generale la Federazione nazionale degli ordini dei medici chirurghi e odontoiatri, con il presidente Filippo Anelli che ne "condivide pienamente l'approccio strategico".

 

 

Anche gli infermieri potranno vaccinare a domicilio

E mentre medici, pediatri e farmacisti si preparano a dare un cambio di passo alla campagna vaccinale, un'ulteriore importante novità arriva dagli infermieri che, a seguito di un accordo tra ministero della Salute e federazione di categoria (Fnopi), entreranno in forze nel prezioso esercito dei vaccinatori a domicilio.

 

Accordo tra Liguria e Piemonte per vaccinare anche chi è in vacanza Le Regioni proseguono una campagna che avanza su più binari: da una parte lo sforzo per raggiungere gli anziani ancora non vaccinati; dall'altra l'impegno per smaltire in tempi rapidi tutte le dosi in arrivo, comprese quelle del siero Astrazeneca, rispetto al quale, dopo le raccomandazioni date dal ministero, una buona parte della popolazione under 50, soprattutto femminile, ha non poche riserve.

 

Poi c'è il tema vacanze, richiami e turisti, con buona parte delle Regioni pronte a fare la loro parte e un protocollo d'intenti appena siglato per la reciprocità vaccinale tra le Regioni Liguria e Piemonte in ambito turistico. Sul tema interviene anche il presidente della Regione Friuli Venezia Giulia e a capo della Conferenza delle Regioni Massimiliano Fedriga, secondo il quale l'importante è aderire alla campagna e, vista la flessibilità delle date per il richiamo, "basta organizzarsi".

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