Giudice di Pace di Perugia accoglie il ricorso di una donna
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Se un automobilista viene sorpreso a parlare al cellulare mentre è alla guida può evitare la multa dimostrando che la telefonata a cui ha risposto è tanto urgente da potersi ravvisare lo stato di necessità previsto dalla legge n. 689/81. Lo ha stabilito un Giudice di Pace di Perugia, accogliendo il ricorso di una donna a cui è stata tolta la multa perché la telefonata a cui ha risposto proveniva dalla casa di riposo in cui era ricoverata la nonna, deceduta poco dopo.
Presentando il ricorso la donna si è appellata all'articolo 4 della legge 689/81. La norma stabilisce infatti che "non risponde delle violazioni amministrative chi ha commesso il fatto nell'adempimento di un dovere o nell'esercizio di una facoltà legittima ovvero in stato di necessità o di legittima difesa".
Tuttavia non basta affermare l'urgenza della telefonata, ma questa va documentata e circostanziata. Nel caso della donna a cui è stata tolta la multa, ad esempio, come prova dell'urgenza della telefonata è stato portato il certificato di morte della nonna. La casa di riposo, infatti, aveva chiamato la nipote per avvisare che le condizioni di salute dell'anziana erano rapidamente peggiorate.