© Archivio Fondazione Stava 1985
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Morirono 268 persone, tre alberghi e 53 abitazioni furono completamente rasi al suolo
Circa venti minuti dopo mezzogiorno del 19 luglio 1985 l'arginatura del bacino superiore della miniera di Prestavel, discarica di rifiuti dell'attività mineraria, crollò su quello inferiore. Uno strato di fango, alberi sradicati e pietre si riversò a 90 chilometri l'ora sulla valle di Stava, nel comune trentino di Tesero, travolgendo un'area di 435mila metri quadri circa per una lunghezza di 4,2 chilometri, fino a raggiungere la confluenza fra il rio Stava e il torrente Avisio. Lungo il suo percorso la colata di fango provocò la morte di 268 persone, la distruzione completa di 3 alberghi, 53 abitazioni e 6 capannoni, 8 ponti furono demoliti e 9 edifici gravemente danneggiati.