Morì al nido a soli nove mesi, condannato dopo cinque anni il Comune di Pistoia
© facebook | Il piccolo Mattia Pierinelli. Entrò in coma il 2 dicembre del 2009
© facebook | Il piccolo Mattia Pierinelli. Entrò in coma il 2 dicembre del 2009
Il municipio ritenuto responsabile di inesatto adempimento dell'obbligo di vigilanza e tutela dell'incolumità personale di Mattia Pierinelli
Il Comune di Pistoia è stato condannato per la morte di Mattia Pierinelli, entrato in coma a soli 9 mesi, il 2 dicembre del 2009, mentre giocava all'asilo nido Lago Mago della città e morto cinque giorni dopo. Il municipio è stato ritenuto responsabile di inesatto adempimento, quale gestore del nido, dell'obbligo di vigilanza e tutela dell'incolumità personale del minore. "Giustizia è fatta", dichiara la mamma del bimbo, Caterina Innocenti.
© facebook | Il piccolo Mattia Pierinelli. Entrò in coma il 2 dicembre del 2009
© facebook | Il piccolo Mattia Pierinelli. Entrò in coma il 2 dicembre del 2009
Il municipio, come spiega il legale della famiglia Pierinelli, Maurilio D'Angelo, è stato condannato a pagare 7.250 euro a titolo di risarcimento del danno non patrimoniale; 393.588 euro a titolo di risarcimento del danno non patrimoniale in favore di Riccardo Pierinelli; 393.588 euro a titolo di risarcimento del danno non patrimoniale in favore di Caterina Innocenti; e al pagamento delle spese di giudizio.
"Finalmente, dopo 5 anni, il capitolo giustizia ha inizio. E' stata accertata la piena responsabilità della struttura dove Mattia era stato lasciato in custodia alle maestre - continua Caterina Innocenti -. Nessuna condanna potrà mai riportare in vita il mio piccolo ma chi ha sbagliato è giusto che venga punito. Abbiamo sempre creduto nella giustizia italiana e Mattia ha avuto giustizia! Adesso forse con più serenità possiamo ricominciare a vivere".
La vicenda - La morte cerebrale del piccolo Mattia fu dichiarata il 7 dicembre del 2009. Cinque giorni prima, il 2 dicembre, il piccolo entrò in coma mentre giocava al nido di Pistoia. Fu immediatamente trasportato al pronto soccorso e, dopo una Tac, trasferito d'urgenza all'ospedale pedatrico Meyer ma non si risvegliò mai.