"Anche mio nonno è stato in un campo di concentramento - avrebbe detto la docente - ma non è certo andato in giro a dirlo a tutti". Poi le scuse
17.00 SEGRE PER SITO SRV
"Liliana Segre non la sopporto. E anche voi, ragazzi, non vi fate fregare da questi personaggi che cercano solo pubblicità". E' quanto avrebbe detto un'insegnante agli alunni di una scuola media di Firenze nella Giornata della Memoria. "Anche mio nonno è stato in un campo di concentramento - avrebbe proseguito la docente - ma non è certo andato in giro a dirlo a tutti". Dopo le proteste dei genitori, sono arrivate le scuse.
"E ora non andate a casa a dire ai vostri genitori che sono nazista e antisemita", avrebbe anche aggiunto la professoressa. Gli alunni, secondo il quotidiano La Nazione, hanno però parlato con le famiglie. I genitori hanno quindi deciso di protestare con la dirigenza dell'istituto.
Ministro: "Parole gravi e ingiustificabili" "Le parole della docente sono gravi e ingiustificabili. A maggior ragione in questa fase, in cui si moltiplicano gli episodi di intolleranza, la scuola deve farsi portatrice di messaggi di pace e di inclusione. Anche per questo, episodi come quello riportato dalla stampa devono essere stigmatizzati senza esitazione. Mi aspetto che il gesto venga verificato e valutato con la massima attenzione. Colgo anche l'occasione per rinnovare il mio abbraccio sincero alla senatrice Liliana Segre. La Scuola è la sua". Così il ministro dell'Istruzione, Lucia Azzolina.