Delitto Mez, Guede dal carcere: "Sono innocente come Amanda e Raffaele"
Lʼivoriano, unico condannato per lʼomicidio della studentessa inglese Meredith Kercher, punta alla revisione del processo: "Non posso essere il complice di me stesso"
"In questa storia sono l'unico condannato.
"Da voi il rito abbreviato è visto come un'ammissione di colpevolezza, io invece pensavo di dimostrare subito la mia innocenza", dice in un'intervista a "La Repubblica". Nel carcere di Viterbo Guede è un detenuto modello, fa palestra e studia per l'ultimo esame prima della laurea in scienze sociali storiche. "Voglio fare in modo che il tempo trascorso dietro le sbarre sia valso a qualcosa", spiega.
"Non posso essere certo io il complice di me stesso", sottolinea dopo l'assoluzione della Knox e di Sollecito. "So che non sarà facile, ma la riabilitazione mi consentirà di trovare un lavoro, magari in Italia. Voglio dimostrare a tutti che non sono un mostro e farmi dimenticare", aggiunge.