Tentato agguato

Tentato omicidio nei Quartieri Spagnoli a Napoli: quattro fermi, due sono minorenni

A  sparare è stato un 46enne che, al momento dell'agguato, era ai domiciliari. Uno dei due feriti è ancora ricoverato in gravi condizioni

19 Ott 2025 - 08:12
 © Carabinieri

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Quattro persone, tra cui due minorenni, sono state fermate con l'accusa di tentato omicidio aggravato dal metodo mafioso. Il provvedimento è stato emesso dalla Direzione Distrettuale Antimafia e dalla Procura per i Minorenni di Napoli, a seguito dei gravi fatti avvenuti la notte del 15 settembre in via Conte di Mola, nel cuore dei Quartieri Spagnoli. Il 15 ottobre i carabinieri della Compagnia Napoli Centro hanno eseguito i fermi su delega delle Procure competenti, traendo in arresto un uomo di 46 anni e una donna di 21, entrambi napoletani, oltre a due ragazzi di 17 e 16 anni. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, i quattro avrebbero partecipato a un agguato armato contro un 23enne e un 17enne.

L'uomo di 46 anni, che all'epoca dei fatti si trovava ai domiciliari, sarebbe sceso in strada insieme al figlio 16enne e a una terza persona non identificata. I tre avrebbero esploso diversi colpi d'arma da fuoco verso i due giovani. Uno dei proiettili ha colpito all'addome il 23enne, che si trova ancora ricoverato in condizioni critiche. Il 17enne, invece, sarebbe rimasto illeso. La 21enne fermata è ritenuta concorrente morale dell'attentato: secondo gli investigatori avrebbe accompagnato uno dei minorenni in un B&B, dove il ragazzo avrebbe potuto travisarsi il volto prima di salire su uno scooter con la targa coperta. Il mezzo è stato poi utilizzato per affiancare i complici durante l'azione armata.

Determinante l'attività investigativa condotta dai carabinieri della Compagnia Napoli Centro: grazie all'analisi incrociata di immagini raccolte dai sistemi di videosorveglianza pubblici e privati, e alle dichiarazioni di persone informate sui fatti, è stato possibile ricostruire in modo dettagliato il presunto coinvolgimento di ciascuno degli indagati. All'esito dell'udienza di convalida del fermo, i giudici per le indagini preliminari hanno disposto, il 17 e 18 ottobre, la custodia cautelare in carcere per i due maggiorenni. Per quanto riguarda i minori, uno è stato trasferito in un Istituto penale minorile, mentre l'altro è stato collocato in una comunità educativa.