Telemarketing, approvato il decreto sul nuovo Registro delle Opposizioni
Il Consiglio dei Ministri, su proposta di Gentiloni e di Calenda, ha approvato un regolamento che dà la possibilità al cittadino di negare agli operatori dei call center (e non solo) lʼutilizzo dei propri dati

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Paolo Gentiloni e del Ministro dello Sviluppo Carlo Calenda, ha autorizzato il regolamento che modifica la disciplina relativa al Registro Pubblico delle Opposizioni. Nello specifico: sarà possibile ai cittadini di negare agli operatori di telemarketing l'utilizzo dei propri dati personali presenti negli elenchi telefonici.
Il regolamentoIn base alle modifiche apportate al decreto del Presidente della Repubblica 7 settembre 2010, n.178, sono cambiate le regole in materia di disciplina relativa al Registro Pubblico delle Opposizioni, secondo quanto disposto dalla legge annuale per il mercato e la concorrenza per il 2017 (legge 4 agosto 2017, n. 124). Al cittadino, quindi, non sarà solo possibile vietare le telefonate a casa, ma anche gli invii effettuati tramite posta cartacea e fax.
Manca ancora il prefisso unicoMassimiliano Dona, Presidente dell'Unione Nazionale Consumatori, commenta soddisfatto: "Bene, un altro passo avanti contro le telefonate indesiderate o addirittura moleste. Era uno dei tanti decreti che attendevamo con impazienza. Ora mancano, però, gli altri due provvedimenti che servono per attuare e rendere definitivamente operativa la riforma entrata in vigore il 4 febbraio, a cominciare, in particolare dai prefissi unici che servono ad identificare e distinguere le chiamate telefoniche per finalità statistiche o per pubblicità vendita e comunicazione commerciale" .
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