Tangenti per appalti al Miur, in 15 a rischio processo
Grandi quantità di denaro, regali di ogni tipo, lavori di ristrutturazione per mettere le mani sugli appalti e gare con cifre a sei zeri: sono le caratteristiche di un sistema illecito che ha coinvolto il ministero dell'Istruzione e che andava avanti dal 2018.
La Procura di Roma ha chiuso le indagini a carico di 15 persone, tra cui l'imprenditore Federico Bianchi di Castelbianco e l'ex capo dipartimento del Miur Giovanna Boda. I pm di piazzale Clodio hanno notificato il "415 bis", iniziativa che di solito anticipa la richiesta di rinvio a giudizio. Al centro dell'indagine, culminata con una serie di arresti nel settembre del 2021, un giro di tangenti elargite dall'imprenditore per ottenere appalti da circa 23 milioni di euro.
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