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Sondrio, il dolore della mamma nigeriana vittima di insulti razzisti: "Non sono una scimmia"

Intervistata da "La Repubblica, la donna commenta incredula: "Se mi hanno insultato perché sono nata in Nigeria, non ho nulla da dire"

Sondrio, il dolore della mamma nigeriana vittima di insulti razzisti: "Non sono una scimmia" - foto 1
Ansa

Urlava di disperazione.

La sua bimba di 5 mesi era morta subito dopo il ricovero al Pronto soccorso di Sondrio e la donna, una nigeriana di 22 anni è stata insultata da più pazienti che, dalla sala d'aspetto, sentivano la sua voce strozzata dal dolore: "Fate tacere quella scimmia, tanto quelle come lei ne sfornano uno all'anno". Intervistata dalla "Repubblica, lei replica: "Non sono una scimmia, sono una mamma".

"Quella bimba era un dono del cielo - racconta - per essere scappata dalla fame. L'avevo sognata per tanto tempo. Era la speranza di una vita più umana". 

 

La tragedia è avvenuta nel giro di pochissimo. Quando si è accorta che la sua bimba all'improvviso non respirava più, la donna e il suo compagno, un immigrato dalla Costa d'Avorio, l'hanno avvolta in una coperta e si sono catapultati in strada per chiedere aiuto. Grazie a un passaggio - i due non possiedono l'automobile -  in pochi minuti hanno raggiunto il pronto soccorso.

 

I medici hanno fatto tutto il possibile per salvarla, ma per la piccola Mistura, così l'avevano chiamata, non c'è stata più speranza. La sua mamma gridava disperata - racconta uno dei soccorritori - non stava in piedi e batteva la testa per terra. Una scena straziante, ha commosso tutti. Così le abbiamo portato il corpo della figlia senza vita: l'ha abbracciata e si è calmata". 

 

"Fate tacere quella scimmia, tanto quelle come lei ne sfornano uno all'anno".  E' la frase pronunciata da uno dei pazienti nella sala d'aspetto. "Per loro perdere un figlio è diverso". A fargli eco, altri commenti sui "riti voodoo, le tradizioni sataniche e tribali". Ad ascoltarli due donne, una mamma e una figlia. E' stata la più giovane, la 24enne Francesca Gugiatti, maestra e consigliere comunale, a denunciare l'episodio. E dalla piccola piazza di Sondrio, questa storia ha parlato a tutta Italia. 

"Se mentre mia figlia moriva, qualcuno mi ha insultato perché sono nata in Nigeria, non ho nulla da dire - è il commento della giovane madre, che conclude: "Sono loro casomai a dovermi spiegare come si fa a trasformarsi in persone così". 

Sarà l'autopsia a stabilire cosa abbia ucciso la piccola Mistura, probabilmente vittima di una "morte bianca". Sul fronte giudiziario il percorso è, invece, più complicato. I carabinieri cercano testimoni tra i presenti in sala d'aspetto. Francesca Grugiatti è stata sentita in questura. Difficile, però, senza la prova di una chiara volontà di offendere e senza altre voci, sostenere l'accusa di razzismo contro ignoti. 

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