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Sea Watch, governo: "Sblocco solo dopo l'accordo formale con i Paesi Ue"

Incontro nella notte a Palazzo Chigi tra il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e i vice Matteo Salvini e Luigi Di Maio

Sea Watch, governo:
lapresse

Sembrano esserci passi in avanti sul caso Sea Watch, ferma davanti alla costa di Siracusa da 5 giorni, dopo altri sette in mezzo al mare.

Stando a quanto emerso dal vertice notturno tra il premier Conte ed i vice Salvini e Di Maio, per sbloccare la situazione, il governo italiano starebbe aspettando infatti solo la formalizzazione dell'accordo, già raggiunto, con gli altri Paesi Ue per la ridistribuzione dei 47 migranti a bordo.

Secondo quanto riferiscono fonti della Lega, dopo l'incontro avvenuto nella notte a Palazzo Chigi tra Salvini, Di Maio e Conte, "la linea del presidente del Consiglio e dell'intero governo sulla vicenda Sea Watch 3 viene apprezzata: finalmente l'Europa è stata costretta a intervenire".

A conferma dell'accordo, e quindi della disponibilità da parte di alcuni Paesi europei ad accogliere i migranti a bordo della Sea Watch, ci sono poi le parole del premier di Malta, Joseph Muscat, che ha spiegato: "Malta ci sarà come c'è sempre stata. Per noi la parola solidarietà non è un concetto flessibile che si applica solo quando siamo noi a chiederla. E' una costante".

Muscat ha poi criticato l'operato del governo italiano, definendo la "linea dura controproducente". "Se le leggi internazionali - ha aggiunto - dicono che è necessario accogliere, allora bisogna accogliere, e fare il contrario costituisce un atteggiamento miope".

"Ovviamente - ha aggiunto il premier maltese - ci sono delle condizioni da soddisfare: tutti devono fare il loro dovere. Questo include gli Stati membri e le Ong. E se c'è un impegno a livello europeo siamo totalmente disponibili a dare una mano anche noi". "Se ci sono, come è capitato a dicembre, tante persone in alto mare - ha quindi conluso Muscat -, io non le lascerei mai annegare: è una questione di diritto e di umanità".