Il furto è stato denunciato dall'ex autista del giudice, scampato all'attentato in cui morì il magistrato, e oggi custode del "museo"
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L'ex autista del giudice Giovanni Falcone, Giovanni Paparcuri, scampato all'attentato costato la vita al magistrato, ha denunciato il furto di alcuni documenti conservati ed esposti nelle stanze del tribunale di Palermo in cui Falcone lavorava, ora adibite a museo. Paparcuri, che ha avvertito l'autorità giudiziaria, sporgerà mercoledì formale denuncia.
Il furto è avvenuto nel cosiddetto "bunkerino" di cui Paparcuri è custode e che si trova in un'ala del tribunale ed è visitato da turisti e cittadini. Sono spariti, dice Paparcuri, "la relazione a firma del giudice Rocco Chinnici, la scheda comandi del wordstar che si trovava nell'ufficio del giudice Giovanni Falcone, la confezione azzurra e grigia della Olivetti con all'interno diversi flop disk".
"Oggetti portati via come souvenir" - "Oggetti - ha spiegato Paparcuri - che non hanno alcun valore materiale, ma che qualcuno ha pensato di portare via come souvenir". Paparcuri ha quindi lanciato una sorta di appello: "Chiunque sia stato è pregato di riportarli. Non mi rivolgo ai visitatori onestissimi e che non c'entrano nulla e con cui mi scuso, ma a quei disonesti che hanno approfittato della mia fiducia. Sperate soltanto che dalle video registrazioni non si veda nulla".