Dopo la tragedia del mattino sul barcone proveniente dalla Libia, nel corso della giornata sono state necessarie altre tre operazioni di salvataggio
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E' stato un Ferragosto pesante sul fronte immigrazione. Dopo la nuova strage di migranti del mattino, con 40 morti trovati nella stiva di un barcone, nel corso della giornata sono state necessarie tre operazioni di salvataggio. In tutti i migranti tratti in salvo nel canale di Sicilia sono stati 719.
Le operazioni hanno riguardato due barconi e un gommone coordinate dalla centrale operativa della Guardia Costiera presso il ministero delle Infrastrutture e Trasporti. Su un barcone con 201 persone a bordo, ora in viaggio verso Pozzallo - conferma la Guardia Costiera - e' intervenuta la nave Phoenix del Moas (Migrant Offshore Aid Station).
Su un altro barcone con 415 persone a bordo sono intervenuti un pattugliatore della Guardia Costiera croata, un pattugliatore della Guardia di Finanza e una nave inglese, tutti e tre inseriti tra gli assetti Triton e ora diretti verso il porto di Augusta.
Sul gommone, con 103 persone a bordo, è intervenuta la nave militare tedesca Werra che ha tratto in salvo i migranti. Successivamente, li trasbordera' sulla nave norvegese Siem Pilot. Il porto di rientro dovrebbe essere Porto Empedocle, ma si attende conferma