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Enna, uccide l'ex moglie con un colpo di pistola e poi si costituisce

Lʼomicida è Filippo Marraro, titolare di un autolavaggio. "La vendetta più è fredda, più si gusta", ha scritto su Facebook

Enna, uccide l'ex moglie con un colpo di pistola e poi si costituisce - foto 1
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Femminicidio a Catenanuova, nell'Ennese, dove un 40enne ha ucciso l'ex moglie con un colpo di pistola.

L'uomo, Filippo Marraro, titolare di un autolavaggio, si è poi costituito presso la caserma dei carabinieri. La vittima è Loredana Calì, 40 anni, ed è stata trovata morta nella campagna di proprietà della madre. "La vendetta più è fredda, più si gusta", ha scritto Marrano su Facebook.

Sul profilo social, nella colonna di presentazione, Marrano ha anche scritto di essere "vedovo" e un "disoccupato ben organizzato". E' stato l'ex marito della vittima a chiamare i carabinieri e a indicare il luogo dell'omicidio. La coppia si era separata la scorsa estate e ha due figli, l'uomo ne ha un terzo da un precedente matrimonio.

Marraro aveva dato appuntamento alla ex, ma quando è arrivato ha estratto la pistola e ha sparato. Pare che in passato l'uomo si fosse reso responsabile di atti di violenza nei confronti della donna, che però non l'aveva mai denunciato.

Il messaggio all'amico: "L'ho uccisa, scusatemi" - "Buongiorno, Peppe Click. Mi dispiace per il raduno. Non posso venire più: ho ucciso mia moglie. Mi dispiace". Filippo Marraro ha affidato la sua confessione a un messaggio vocale inviato a un amico di Agrigento, Peppe Nobile, da tutti conosciuto come "Click", il nome del suo negozio di informatica. Pare che l'assenza forzata fosse per lui un cruccio impellente. E per questo alle 9 di mattina ha mandato all'amico un messaggio per spiegare l'imprevisto e per scusarsi. Con un finale drammatico: "Addio, addio a tutti. Scusatemi di tutto".

Nobile non credeva al contenuto del messaggio: "Filippo era una persona educata, socievole, affettuosa. Un amicone". Ha subito sperato che fosse un "pesce d'aprile". Ma, riascoltando l'audio, è stato colto da un sospetto: il tono della comunicazione era un po' alterato. Facile collegarlo a una recente confidenza: "Mia moglie mi ha lasciato". E' subito andato in questura, gli è stato chiesto di chiamare il 113 ed è partito l'allarme. "Speravo che fosse una richiesta di aiuto". Mezz'ora dopo un operatore delle forze dell'ordine lo ha invece chiamato: "E' tutto vero".