A SAN GIOVANNI GEMINI

Agrigento: 27enne uccide la sua fidanzata e la madre di lei, poi si toglie la vita

San Giovanni Gemini, Mirko Lena, dopo gli omicidi, ha lasciato la Divina commedia aperta sull'Inferno e ha scritto su un muro: "E' finito il buio"

08 Ott 2014 - 17:10
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Ha ucciso la sua fidanzata e la madre di lei, poi si è suicidato. E' accaduto a San Giovanni Gemini, nell'Agrigentino. Mirko Lena, 27 anni, dopo aver colpito a morte con un arma da taglio Concetta Traina, sua coetanea, e Angelina Reina, 62 anni, sarebbe salito al terzo piano della casa delle vittime e si è impiccato. Prima ha lasciato un libro della Divina commedia aperto su una pagina dell'Inferno e ha scritto su muro: "E' finito il buio".

Agrigento: 27enne uccide la sua fidanzata e la madre di lei, poi si toglie la vita

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© facebook  | Concetta Traina, 27 anni. E' stata uccisa dal fidanzato
© facebook  | Concetta Traina, 27 anni. E' stata uccisa dal fidanzato
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La tragedia è avvenuta nella notte tra martedì e mercoledì, come hanno confermato i vicini di casa di via Leopardi, che hanno riferito agli inquirenti di avere sentito rumori e urla verso le tre.

L'allarme è però stato lanciato dal papà del bambino che Concetta accudiva come baby sitter. Insospettito per l'assenza ingiustificata della giovane, l'uomo, dopo le 8, ha telefonato invano e ha deciso di recarsi a casa delle donne. Non ricevendo alcuna risposta, ha chiamato il 112.

Il killer si sarebbe introdotto nell'appartamento forzando una porta-finestra. E si sarebbe poi diretto verso la stanza da letto di Concetta per compiere il primo omicidio. Anche l'altra vittima era nella sua camera quando è stata uccisa.

Mirko Lena da qualche giorno non si vedeva a San Giovanni Gemini insieme a Concetta. Lo hanno notato gli amici, che ora piangono davanti alla casa delle vittime in via Leopardi. Mirko ha due fratelli e una sorella, ufficialmente era disoccupato anche se ogni tanto dava una mano al padre che ha una piccola fabbrica di materassi. Viene descritto come un giovane anonimo, magro, non molto espansivo e sempre vestito di nero. Sabato scorso il giovane aveva regalato un libro a un suo conoscente: "A me non serve più...", gli aveva detto.

Il sindaco: "Tragedia senza perché" - "Siamo sconvolti per una tragedia che non ha un perché. Siamo una piccola comunità, ci conosciamo tutti e siamo tutti molto provati". Lo ha detto il sindaco di San Giovanni Gemini, Carmelo Panepinto. "Non c'erano voci nel paese su alcunché e non sappiamo spiegarci come sia potuto accadere", conclude il primo cittadino.

Sul posto, per le indagini, sono intervenuti i carabinieri coordinati dal sostituto procuratore di Agrigento, Antonella Pandolfi.

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