L'operazione dell'Icqrf e della Guardia di Finanza ha portato al sequestro di un'ingente quantità di vino privo di tracciabilità. Lollobrigida: "Trasparenza e legalità nelle filiere non sono negoziabili"
Vino rosso © istockphoto
Maxi sequestro nel Sud Italia, dove gli ispettori dell'Icqrf Puglia e Basilicata, insieme ai militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Foggia, hanno bloccato 1,2 milioni di litri di vino rosso privo di tracciabilità. L'operazione, condotta nell'ambito della campagna vendemmiale 2025-2026, ha portato al sequestro di prodotti per un valore stimato superiore a 4,3 milioni di euro. Un intervento che conferma la costante attenzione dello Stato alla tutela delle filiere agroalimentari e alla difesa del Made in Italy.
Il sequestro è avvenuto nel sud della provincia di Foggia, dove i controlli hanno permesso di individuare uno stabilimento con una vasta quantità di vino privo delle necessarie certificazioni di origine. I tecnici dell'Icqrf, supportati dalle Fiamme Gialle, hanno proceduto al blocco immediato delle partite irregolari, impedendone la commercializzazione. L'attività si inserisce nel più ampio quadro dei controlli stagionali messi in atto dal Ministero dell'Agricoltura in coincidenza con la vendemmia, periodo cruciale per il settore vitivinicolo.
Secondo le stime del Masaf, i 12.418 ettolitri di vino rosso non tracciato corrispondono a un valore di oltre 4,3 milioni di euro. Si tratta di un danno economico potenziale non solo per il mercato, ma anche per i produttori onesti che rispettano regole e standard qualitativi. La sottrazione di simili quantità al circuito legale rappresenta un segnale importante contro fenomeni che rischiano di alterare la concorrenza e indebolire la reputazione delle produzioni italiane all'estero.
Oltre alla tracciabilità del vino, nello stesso stabilimento gli ispettori hanno verificato anche l'applicazione della normativa contro le pratiche commerciali sleali. L'attenzione si è concentrata sul rispetto delle disposizioni a tutela dei fornitori primari di uve da vino della provincia di Foggia, per garantire correttezza nei rapporti lungo la filiera. L'obiettivo è contrastare ogni forma di pressione indebita sui piccoli produttori, assicurando trasparenza nei prezzi e nelle modalità di conferimento delle materie prime.
Il ministro dell'Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, ha commentato l'operazione con parole nette: "La trasparenza e la legalità nelle nostre filiere agroalimentari non sono principi negoziabili e chi prova ad aggirare le regole deve sapere che troverà sempre lo Stato pronto a difendere la correttezza e la qualità del nostro Made in Italy". Il ministro ha espresso un ringraziamento agli ispettori dell'Icqrf e ai militari della Guardia di Finanza, sottolineando come l'intensità e la capillarità dei controlli siano fondamentali per proteggere i consumatori e valorizzare le eccellenze italiane.