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Scuola, dalla Lombardia alla Campania fino alla Puglia: tutte le Regioni che hanno riattivato la didattica a distanza

Con lʼaumento dei contagi, molti governatori hanno deciso di sospendere le attività scolastiche in presenza alle superiori

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La Puglia è l'ultima, in ordine di tempo, a ritornare alla didattica a distanza alle superiori a causa dell'aumento dei contagi da Covid-19. E' quanto stabilito dal presidente della Regione Michele Emiliano, che ha limitato la sospensione delle attività in presenza all'ultimo triennio delle scuole superiori. A casa anche tutti gli studenti campani, fatta eccezione per la fascia 0-6 anni, mentre è attesa la decisione di riapertura per le elementari. Lezioni da remoto e il più delle volte "a rotazione" anche alle superiori di Lombardia, Piemonte, Liguria, Lazio e Umbria. Ecco una panoramica sulla situazione a macchia di leopardo, che coinvolge in maniera differente istituti di diversi ordini e gradi.

Puglia - Arriva lo stop alle attività didattiche in presenza per le ultime tre classi delle superiori dal 26 ottobre fino al 13 novembre in Puglia. A stabilirlo il presidente della Regione Michele Emiliano, che ha emanato un'ordinanza per far fronte all'aumento dei casi di contagio da coronavirus.

 

Campania - La prima, in ordine di tempo, a decidere la sospensione delle attività in presenza era stata la Campania. Ha fatto discutere la decisione presa da Vincenzo De Luca di riattivare la didattica a distanza per tutte le scuole di ogni ordine e grado fino al 13 novembre. In forse il ritorno in aula dei bambini delle elementari il 26 ottobre. Mentre per la fascia d'eta 0-6 anni, non è stata firmata alcuna ordinanza che sospende le attività didattiche in presenza, per quanto riguarda le scuole elementari - come viene comunicato nell'ordinanza 82 del 20 ottobre - "la riapertura delle attività in presenza da lunedì 26 ottobre è subordinata a un’ulteriore verifica che sarà svolta nei prossimi giorni sull’andamento dei contagi registrato nel personale scolastico e negli alunni".

 

Lombardia - In Lombardia, il presidente della Regione, Attilio Fontana, ha stabilito che le scuole secondarie di secondo grado dovranno adottare, a partire da lunedì 26 ottobre, la didattica a distanza.

 

Piemonte - Anche Alberto Cirio, presidente della Regione Piemonte, ha firmato due ordinanze valide fino al 13 novembre, che stabiliscono l'obbligo di integrare la didattica digitale a distanza a quella in presenza, per una quota non inferiore al 50% nelle classi dalla seconda alla quinta delle superiori. Attraverso questo meccanismo misto si prevedono circa 70-75mila studenti in meno, ogni giorno, sui mezzi pubblici.

 

Liguria - Didattica mista da lunedì 26 pure per la Liguria, dove l'ordinanza del presidente Giovanni Toti prevede "il ricorso a misure di flessibilità organizzativa per una quota non inferiore al 50% di didattica digitale integrata". Questa misura della didattica a distanza “a rotazione” riguarda le classi dalla seconda alla quinta delle superiori.

 

Lazio - Misura simile adottata anche dalla Regione Lazio. L'ordinanza firmata da Nicola Zingaretti prevede l'obbligo, da lunedì 26 ottobre, per le istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado di incrementare il ritorno alla didattica digitale integrata per una quota pari al 50% degli studenti, con esclusione dei ragazzi iscritti al primo anno. Didattica digitale integrata al 75%, invece, per gli studenti universitari.

 

Umbria - Anche la Regione Umbria ha deciso di procedere fino al 14 novembre con la didattica a distanza al 50% per gli studenti delle scuole superiori.

 

Basilicata - Dal 23 ottobre al 13 novembre, nelle scuole superiori della Basilicata, la didattica si svolgerà a distanza per almeno il 50% degli studenti. A stabilirlo un'ordinanza firmata dal presidente della Regione Vito Bardi.

 

Marche Didattica a distanza per il 50% degli studenti degli ultimi tre anni delle scuole superiori, capienza al 60% per i mezzi pubblici, oltre a nuove regole di accesso ai centri commerciali e divieto di consumo di cibo e bevande in assembramento nei luoghi pubblici vicino ai locali per tutta la giornata. Sono alcune delle misure previste in un'ordinanza del presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli, valida dalla mezzanotte di oggi fino al 15 novembre.

 

Calabria Il presidente della Regione Calabria Nino Spirlì sta per emanare un'ordinanza che dovrebbe entrare in vigore da lunedì e che prevede misure restrittive per tutti i cittadini per due settimane tra le quali la didattica a distanza per le scuole medie e superiori e il coprifuoco nelle ore notturne. 

 

Le altre Regioni - Ancora nessuna decisione è stata presa, in materia di sospensione delle attività didattiche in presenza, da Trentino Alto Adige, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Toscana, Abruzzo, Molise, Sicilia, Sardegna.

 

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