L'ospedale Brotzu del capoluogo sardo ha dovuto rinunciare a due organi perché le nuove norme comunitarie pongono precisi limiti a straordinari e turnazioni di medici e infermieri
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Turni di lavoro senza sosta, sale operatorie come catene di montaggio, medici e infermieri che non si fermano mai. La vicenda di questi ultimi giorni all'ospedale Brotzu di Cagliari ha dell'incredibile. Perché le nuove regole Ue sui turni di lavoro di medici e infermieri hanno impedito di trapiantare tutti gli organi che erano stati appena prelevati.
Gli straordinari non possono sforare le 12 ore e 50 minuti, si legge sulla "Stampa" che racconta la vicenda delle ultime ore, e tra un turno e l'altro ci vogliono almeno undici ore di riposo. E' stato così che il chirurgo Mauro Frongia, nel più grande ospedale dell'isola, il Brotzu, non ha potuto eseguire tutti i trapianti in programma. E i reni non utilizzati sono stati trasportati a Torino con un volo speciale.
"Il fatto è che da novembre la Regione ha chiesto di applicare rigidamente le regole su orari e straordinari", spiega il coordinatore delle equipe, Ugo Storelli. Ed è così che le croniche carenze di organico si sono fatte sentire. Non potendo più sottoporsi a turni massacranti come in passato, medici e infermieri hanno dovuto "passare" e così l'ospedale, nell'occasione, ha perso due organi, portati appunto nella struttura di Torino.