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Sabato di cortei in tutta Italia: tensioni ma nessun grave incidente

Nella Penisola si sono svolte 119 manifestazioni che hanno visto impegnate oltre 5mila uomini delle forze dellʼordine

Sabato di cortei in tutta Italia: tensioni ma nessun grave incidente - foto 1
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Da Milano a Palermo, passando per Roma: sono state in tutto 119 le manifestazioni che si sono tenute in 30 province nella giornata di sabato 24 febbraio.

Nel complesso, gli uomini delle forze dell'ordine schierati sul campo per controllare il sereno svolgimento dei cortei sono stati circa 5mila. Come ha fatto sapere il Ministero dell'Interno "al di là di qualche singola e limitata tensione" tutto è andato per il meglio.

Il ministro Marco Minniti ha voluto esprimere personalmente al capo della Polizia, Franco Gabrielli, l'apprezzamento per aver gestito con "tranquilla fermezza" una giornata "decisamente impegnativa. Si conferma, ancora una volta, la forza della democrazia italiana".

Le tensioni a Milano - Gli unici momenti complicati si sono vissuti a Milano, quando le forze dell'ordine ed il corteo degli antagonisti sono venuti a contatto. Il corteo antifascista si stava dirigendo da Largo La Foppa a Porta Volta, quando un gruppo ha tentato di dirigersi verso piazza Baiamonti in contrapposizione al raduno di Casa Pound.

Una ventina di agenti è stata schierata in assetto anti-sommossa per bloccare il passaggio. I manifestanti sono arrivati a contatto con il cordone di polizia. Sono stati lanciati fumogeni e petardi e le forze dell'ordine hanno risposto con alcune manganellate e una carica di alleggerimento.

Altri scontri, invece, si erano già verificati in mattinata dopo un'azione degli studenti del collettivo Casc Lambrate. I ragazzi si sono arrampicati sul monumento dedicato a Giuseppe Garibaldi, in piazza Cairoli, dove alle 15 si era svolto il comizio elettorale del candidato premier di CasaPound Simone Di Stefano e della candidata alla presidenza di Regione Lombardia Angela De Rosa. Gli attivisti hanno acceso fumogeni e sventolano lo striscione "Ieri partigiani, oggi antifascisti".

Sempre a Milano, al termine della manifestazione organizzata da Giorgia Meloni, alcuni militanti di Fdi, irritati da un antagonista che stava scattando fotografie, si sono diretti verso i contestatori per allontanarli e c'è stato un breve contatto con qualche momento di tensione. La polizia è subito intervenuta per separare i due gruppi e nessuno è rimasto ferito.​

A Roma - Gli occhi di tutti erano puntati anche sulla Capitale a dove, invece, è filato tutto liscio. Tantissima gente (per gli organizzatori circa 100mila persone) hanno sfilato sotto la pioggia per il corteo "Mai piu' fascismi" promossa dall'Anpi con Cgil, Cisl, Uil e altre venti sigle dell'associazionismo democratico.

In moltissimi sono arrivati da tutta Italia: Lombardia, Puglia, Toscana, Emilia-Romagna. Un corteo che, almeno per un giorno, ha unito il centrosinistra: vi hanno preso parte da Boldrini Grasso fino a Renzi Gentiloni.

Nessun problema pure alle manifestazioni organizzate da Cobas e No Vax.

A Palermo - Al Sud, infine, c'era grande preoccupazione per il comizio di Roberto Fiore, leader di Forza Nuova, a Palermo. Una città in cui la tensione era salita alle stelle dopo l'aggressione al locale rappresentante del partito di estrema destra Massimo Ursino. I due hanno potuto tenere la loro manifestazione. E, fortunatamente, il corteo antifascista organizzato in segno di protesta si è svolto senza disordini.