PROPRIO COME NEL FILM

Roma, esame da rifare dopo sei anni: caso "Immaturi" al Centro Sperimentale del cinema

In seguito a un ricorso presentato da un candidato escluso dalla selezione nel 2013, il Consiglio di Stato ha annullato l’esito

09 Giu 2019 - 10:01
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Un esame da rifare dopo anni proprio come in "Immaturi", il  film del 2011 con Raoul Bova e Ambra Angiolini. E' la storia di 26 studenti di un corso di sceneggiatura costretti, dopo sei anni, a ripetere la selezione per il Centro sperimentale di cinematografia di Roma. In seguito a un ricorso presentato da uno dei candidati, il Consiglio di Stato ha annullato l'esito dell'"esame". Tra i 26, ci sono persone che non solo avevano passato la prova di ammissione, ma che poi si erano anche diplomati. Oppure che avevano cambiato completamente vita dopo il fallimento della prova di ammissione rinunciando a una carriera nel cinema.

Tutto è iniziato nel 2013, quando la scuola di cinema pubblica il bando per l'ammissione ai corsi ordinari per il triennio 2014-2016, tra cui quello di sceneggiatura con sei posti in palio. Uno dei candidati passa la prova preselettiva scritta (realizzazione di una serie di elaborati) ma non il test successivo. E' proprio quest'ultimo che decide di fare ricorso al Tar per chiedere l'annullamento del bando per diversi motivi, ma, in particolare, per la "violazione del principio dell'anonimato per le prove scritte" perché "il bando prevedeva la comunicazione delle generalità dei concorrenti per gli elaborati della prova preselettiva inviate via e-mail". 

Il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso solo qualche mese fa. "Il supremo organo della giustizia amministrativa annulla la precedente procedura selettiva ordinandone la integrale ripetizione, con ciò revocando altresì tutti i successivi e conseguenti atti. Cosa che la nostra istituzione ha puntualmente fatto. Il lungo tempo trascorso dipende esclusivamente dall'iter giudiziale svoltosi innanzi al Tar prima e al Consiglio di Stato poi", ha spiegato all'Adnkronos Marcello Foti, direttore generale del Centro sperimentale. Il centro si adegua alla decisione del Consiglio di Stato e, in esecuzione dell'ordinanza emessa nel giugno 2018, ripete il concorso. Spetta a una nuova Commissione valutare gli scritti pervenuti al Csc nel 2013. Ne viene fuori anche una nuova graduatoria: gli ammessi sono 26, tutti convocati per le selezioni successive, che si terranno il 19 e 20 giugno prossimo e consisteranno in due prove scritte e in un colloquio.

"Tra i nuovi selezionati sono in 9 ad essere già diplomati. Per quanto ne so, nessuno di noi si presenterà alla prova", racconta uno di loro all'agenzia di stampa. Alla domanda se gli studenti già diplomati debbano sostenere nuovamente la prova, Foti replica: "L'ordinanza del Consiglio di Stato nell'annullare la procedura già svolta travolge anche gli effetti della stessa e ogni successivo provvedimento da essa scaturente", è la risposta che dà invece Foti alla domanda se gli studenti già diplomati debbano sostenere nuovamente la prova.

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