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Roma, 86enne gira per la città e sfama i poveri

Dino Impagliazzo assicura 800 pasti alla settimana destinati ai più bisognosi della capitale

Quando la carità diventa una dimensione fondamentale della vita, accadono miracoli.

Dino Impagliazzo ha cominciato preparando un panino a casa da portare ad un senzatetto nella stazione Tuscolana di Roma. Da quel semplice gesto di carità cristiana sono rimasti colpiti in molti e hanno iniziato a seguire l'esempio di Dino: i familiari, i condomini, il quartiere, le parrocchie. E ora sono coinvolte oltre 200 persone che assicurano 800 pasti alla settimana da destinare ai più bisognosi della capitale.

Una carità feconda -Dino Impagliazzo, 86 anni il prossimo 2 maggio, originario de La Maddalena, in Sardegna, ma a Roma da quando aveva 15 anni, dirigente Inps in pensione, dopo quel panino non si è mai più fermato. Ha fondato un'associazione di volontari che si chiama Romamor. Ogni mattina si sveglia alle sei, fa il giro dei panifici per la raccolta delle focacce da riempire tenendo conto anche delle religioni e delle tradizioni culinarie di chi poi le riceverà.

L'associazione Romamor - L'attività dell'Associazione RomAmoR ONLUS è iniziata nel 2006 per aiutare i senza fissa dimora, gli anziani, gli immigrati, i disabili, i nomadi, gli ex detenuti e i poveri in genere gravitanti attorno la stazione ferroviaria di Roma Tuscolana, per un numero di circa 80 persone. Questa attività si è nel tempo estesa anche alla stazione ferroviaria di Roma Ostiense ed attualmente l'associazione confeziona e distribuisce circa 800 pasti caldi settimanali nei giorni di sabato, domenica, lunedì e martedì, condividendo  il suo operato con la Parrocchia SS. Corpo e Sangue di Cristo di  via Narni.

Incontrare l'altro arricchisce - "Ognuno di noi è chiamato ogni giorno a vivere la bellezza dell'incontro e a volte si sceglie di incontrare l'altro che è più emarginato, che non viene visto, ma che fa parte del nostro piccolo grande mondo". E' questo lo spirito da cui è nata l'associazione, come si legge nel sito www.romamor-onlus.com. Dall'esempio di Dino è nata la prima squadra tra i fornelli delle piccole case romane: chi prepara il sugo, chi la pasta, chi ordina qualche panino ai banchi dei mercati rionali. Ma la bellezza delle piccole cose cattura ogni essere umano: l'amore genera altro amore... Così, piano piano, questa famiglia diventa sempre più grande, aumentano sempre di più le persone pronte a dedicare il loro tempo rendendo sempre più concreto il sogno di Dino.

Donarsi senza volere nulla in cambio - "Dietro ad un pasto caldo ed una coperta, nella gioia della condivisone, nel desiderio del donarsi senza volere nulla in cambio, semplicemente assaporando la bellezza dell'incontro, si intrecciano volti, storie, lacrime e sorrisi", dicono dall'associazione. "Pakistan, Marocco, Polonia, Italia, Romania, Afganistan, Tunisia, tutto il mondo si incontra in una stazione della capitale: anche tu sei lì e, scegliendo di donare il tuo tempo all'altro, quel mondo diventa anche un po' tuo. Ti rendi conto allora che quella diversità non è un limite, ma la possibilità di tornare arricchito, con negli occhi il sorriso di chi hai incontrato".