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Regolarizzazione dei migranti, in un mese presentate 80mila domande

Ogni giorno, si legge nel report pubblicato sul sito del ministero dellʼInterno, vengono presentate dai datori di lavoro oltre 2.650 domande di regolarizzazione dei rapporti di lavoro

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A un mese dall'avvio della procedura di regolarizzazione dei migranti sono 80.366 le domande presentate. Di queste, 69.721 sono già state evase, mentre 10.645 sono ancora in corso di lavorazione. L'andamento delle richieste, secondo il Viminale, è in costante crescita; la Lombardia è prima per le richieste presentate per il lavoro domestico e di assistenza alla persona, mentre la Campania per quello agricolo. La procedura terminerà il 15 agosto.

Ogni giorno, si legge nel report pubblicato sul sito del ministero dell'Interno, dal 1° giugno sono state presentate dai datori di lavoro oltre 2.650 domande di regolarizzazione dei rapporti di lavoro nell'ambito della procedura di emersione prevista dal decreto legge 34 del 19 maggio 2020 per i settori dell'agricoltura, del lavoro domestico e di assistenza alla persona. Nel giorno di apertura, l'1 giugno, erano 870; venerdì 30 giugno è di 2.324.

 

Nella distribuzione delle domande per Paese di provenienza del lavoratore, ai primi posti risultano il Marocco, l'Ucraina e il Bangladesh per il lavoro domestico e di assistenza alla persona; l'Albania, il Marocco e l'India per l'agricoltura e l'allevamento. Su 61.411 datori di lavoro che hanno perfezionato la domanda di regolarizzazione per il settore domestico, 45.730 sono italiani (il 75% del totale). Per il settore agricolo, su 8.310 datori di lavoro 7.451 sono italiani (90%).

 

Dall'1° al 29 giugno sono state 3.231 le richieste di permesso di soggiorno temporaneo presentate agli sportelli postali da cittadini stranieri ai sensi dell'articolo 103, comma 2, del decreto rilancio che riguarda i titolari di permessi di soggiorno scaduti dal 31 ottobre 2019. 

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