FOTO24 VIDEO24 Logo Mediaset ComingSoon.it Donne logo mastergame Grazia Meteo.it People sportmediaset_negative sportmediaset_positive TGCOM24 meteo.it
Podcast DirettaCanale 51
Temi del momento

Regeni, i magistrati egiziani ai pm italiani: "Sul corpo fratture e lesioni"

Al procuratore capo di Roma Giuseppe Pignatone e al pm Sergio Colaiocco sono stati illustrati i risultati dellʼesame autoptico svolto nella capitale egiziana

Regeni, i magistrati egiziani ai pm italiani:
ansa

Dall'autopsia svolta nelle scorse settimane in Egitto sul corpo diGiulio Regeni emerge la presenza di "fratture, abrasioni, ustioni e lividi in più parti del corpo".

Lo ha riferito la procura generale egiziana al procuratore capo di Roma Giuseppe Pignatone e al pm Sergio Colaiocco. Secondo l'esame autoptico le ferite sono state "provocate da corpi solidi e in alcuni casi strumenti ruvidi".

Discrepanze tra l'autopsia svolta a Il Cairo e quella romana - Durante l'incontro, avvenuto lunedì, ampio spazio è stato riservato ai risultati delle autopsie alla luce del fatto che gli inquirenti italiani hanno, a loro volta, illustrato le conclusioni cui è giunto il medico legale Vittorio Fineschi, nominato dalla procura. Secondo il consulente, sul corpo del ricercatore italiano sono state evidenziate ulteriori fratture grazie alla Tac e agli esami radiologici effettuati presso l'istituto di medicina legale della Sapienza a Roma.

Autorità egiziane: "Non tralasciamo nessuna pista" - Le autorità giudiziarie egiziane hanno chiesto tempo ma anche garantito a Pignatone e Colaiocco che non verrà tralasciata alcuna pista investigativa, anche nel caso in cui l'inchiesta dovesse arrivare ad ambienti legati alle forze dell'ordine.

Ancora incompleti i materiali di indagine consegnati dall'Egitto - Sul caso Regeni, l'Egitto si è quindi detto pronto a collaborare ma, almeno per ora, le richieste dei pm italiani, rinnovate nell'incontro di lunedì, dei materiali di indagine non ancora arrivati dalla capitale egiziana, non hanno avuto seguito.

Mancano ancora all'appello i dati delle celle telefoniche e i video delle telecamere di sorveglianza di metropolitane e negozi del quartiere nel quale Giulio viveva ed è sparito il 25 gennaio. Inoltre i documenti inviati fino a oggi dall'Egitto contengono informazioni sommarie e carenti anche sui verbali delle testimonianze raccolte dagli inquirenti egiziani