FOLLIA ULTRAS

LegaPro, ultras del Barletta insultano il loro capitano svenuto in campo

Incredibile episodio durante la partita in trasferta con il Pontedera. I tifosi della squadra pugliese hanno sottolineato a suon "devi morire" il drammatico momento dopo uno scontro tra Di Bella e il portiere avversario

07 Apr 2014 - 21:50
 © ansa

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Di fronte alla rabbia degli ultras non c'è pietà che tenga. Almeno per i tifosi del Barletta che, in trasferta a Pontedera, hanno scandito il coro "devi morire" all'indirizzo del capitano della loro squadra, a terra svenuto dopo uno scontro con il portiere avversario. Per fortuna Fabrizio Di Bella si è ripreso dopo pochi minuti e i successivi accertamenti, dopo il ricovero in ospedale, hanno escluso lesioni gravi.

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Tutta colpa dei risultati negativi della squadra, che ha tradito le aspettative di inizio stagione. Allo stadio Mannucci, al termine di una settimana di contestazioni all'indirizzo di squadra e società, la rabbia dell'ala più calda del tifo pugliese si è scaricata contro il povero Di Bella, rimasto senza conoscenza dopo lo scontro con il portiere Liverani.

Ma il pomeriggio horribilis del Barletta non è finito qui: a fine partita i giocatori, capitanati dal difensore Pippa, sono andati sotto la curva dagli stessi tifosi che da cui erano stati pesantemente insultati, per giustificarsi dopo la prestazione negativa.

La società è intervenuta in serata con un comunicato nel quale si stigmatizzava il comportamento degli ultras, rimarcando la ferma volontà di dissociarsi "con fermezza da episodi di questa natura, augurandosi che non si ripetano in futuro".

Intanto la società in settimana aveva sollevato dall'incarico il tecnico Nevio Orlandi (e con lui il direttore sportivo e il preparatore atletico) dopo che martedì scorso cinquanta, tra ultras e tifosi dei club, avevano interrotto l'allenamento per chiedere una nuova conduzione tecnica che desse la scossa al gruppo. Un triplo esonero che non ha sortito gli effetti sperati e che ha fatto solo da preludio a un pomeriggio da dimenticare.

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