Dopo nove anni di matrimonio la vittima scopre il tradimento e la terribile bugia sulla figlia
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Per nove anni ha creduto di avere una moglie e una figlia e invece prima ha scoperto il tradimento della ormai ex e poi che la bambina non era nemmeno sua. La vicenda si è svolta a Fasano ed è venuta allo scoperto perché il tribunale di Brindisi ha condannato la donna a risarcire il 56enne protagonista di questa surreale vicenda.
Tutto parte circa nove anni fa quando la coppia si sposa dopo che la ragazza era rimasta incinta. Ma la bimba che portava in grembo non era del suo futuro marito ma dell'amante con cui aveva una relazione clandestina che è proseguita anche dopo le nozze. Il 56enne cinque anni dopo ha scoperto la tresca e, oltre ad aver subìto l'onta del tradimento, è stato anche sommerso dai dubbi relativi alla paternità.
Per questo si è affidato ad un avvocato e chiesto al tribunale l'esame del Dna. E l'esito è stato devastante: quella che per anni aveva chiamato figlia, era stata concepita da un altro uomo. La rabbia si è trasformata in disagio psichico tant'è vero che il 56enne ha dovuto anche affidarsi alle cure di uno psicologo.
Per questo oltre a chiedere i danni materiali (cioè tutti i soldi spesi negli anni del loro matrimonio), ha chiesto al giudice la liquidazione dei danni non patrimoniali derivati dall'essere stato indotto in errore sulla circostanza della sua paternità, con conseguente sua scelta non libera di contrarre matrimonio; dalle conseguenze negative patite sul piano psicologico ed affettivo; dalla conseguente modifica dei propri progetti di vita.
Il giudice ha accolto le richieste della parte lesa e ha liquidato con 20mila euro il danno non patrimoniale e anche le spese legali (pari a 5mila euro).