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Coronavirus, i medici: "Ospedali in deficit di organico"

Lʼappello del presidente Filippo Anelli: "Urge una nuova organizzazione. Assistenza territoriale abbandonata a se stessa"

"Sarebbe utile e necessario che lo Stato e le Regioni mettessero i medici nelle condizioni poter assistere tutti con una migliore organizzazione. Penso alle strutture ospedaliere spesso in deficit di organico, con reparti repentinamente trasformati per assistere gli ammalati Covid". Lo scrive su Facebook il presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei medici, Filippo Anelli.

"Penso all'assistenza territoriale abbandonata a se stessa. Non è accettabile che un medico di famiglia, ad esempio, debba da solo somministrare 800 vaccini o eseguire decine di tamponi in assenza di personale di studio o di un infermiere", aggiunge Anelli che sottolinea:  "Urge una nuova organizzazione dell'assistenza primaria". Sono  42mila i contagiati tra medici e operatori sanitari durante il servizio.

 

Dal canto suo Barbara Mangiacavalli, presidente nazionale della Federazione degli operatori sanitari e degli infermieri, accusa: "La verità è che si lavora in condizioni estreme". Secondo la Mangiacavalli mancano all'appello almeno 53mila unità. Lunedì, due novembre, è stato per questo proclamato lo sciopero nazionale.

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