FOTO24 VIDEO24 Logo Mediaset ComingSoon.it Donne logo mastergame Grazia Meteo.it People sportmediaset_negative sportmediaset_positive TGCOM24 meteo.it
Podcast DirettaCanale 51
Temi del momento

Pubblica Sicurezza, circolare: "Rinviare i cortei pro-Palestina il 27 gennaio"

Comunità ebraica plaude alla decisione: "Riconosciute le nostre ragioni". Potenziate le misure di sicurezza per il rischio attentati

Il Dipartimento della Pubblica Sicurezza ha inviato ai questori una circolare in cui chiede di rinviare ad altra data le manifestazioni a favore della Palestina previste per il 27 gennaio.

In questo modo "viene garantita la libertà di manifestazione che, nel caso in questione, va contemperata con il valore attribuito al Giorno della Memoria".

 

Pubblica Sicurezza, circolare: "Rinviare i cortei pro-Palestina il 27 gennaio" - foto 1
Tgcom24

Nella circolare, firmata dal capo della Polizia, Vittorio Pisani, si ricorda a prefetti e questori che "in alcune province sono state preavvisate, in relazione al conflitto in atto in Medioriente, iniziative a favore della causa palestinese ed è probabile che ulteriori manifestazioni con analoga finalità possano essere organizzate sul territorio nazionale per il medesimo giorno". Queste iniziative, se svolte in concomitanza con quelle per il Giorno della memoria (qui le iniziative organizzate da Mediaset), "potrebbero assumere connotazioni lesive, sotto l'aspetto formale organizzativo e contenutistico, del valore nazionale che la Repubblica Italiana ha attribuito allo spirito commemorativo in favore delle vittime delle leggi razziali, nonché di condanna alla persecuzione del popolo ebraico".  Le manifestazioni, si legge nel documento, "potrebbero determinare, anche in relazione all'attuale contesto conflittuale internazionale, il sorgere di tensioni con il conseguente rischio di effetti negativi sulla tenuta dell'ordine pubblico e sociale".

 

Che cos'è il Giorno della Memoria? Ecco perché non va dimenticato

 

Rinviare manifestazioni pro palestinesi e vigilare sui luoghi

 Da qui l'invito a valutare "l'adozione di prescrizioni di tempo che prevedano il rinvio" delle manifestazioni a sostegno della causa palestinese. E, comunque, prosegue la circolare, "scrupolosa attenzione andrà rivolta soprattutto ai luoghi che ospiteranno le iniziative indette per la ricorrenza, che andranno sottoposti a preventive ispezioni e bonifiche e, quindi, a dedicate ed anticipate misure di vigilanza al fine di prevenire possibili atti illeciti. Una mirata attività informativa dovrà essere indirizzata per cogliere eventuali segnali di contestazioni o di possibili turbative, per consentire la tempestive adozione di idonee misure di prevenzione e contrasto". 

 

Fotogallery - A Milano posate 14 nuove Pietre di inciampo

Milano da oggi ha sulle sue strade 14 nuove pietre di inciampo, posate in ricordo di altrettanti uomini e donne vittime del nazifascismo. Le nuove pietre, posate nell'ambito delle celebrazioni del Giorno della Memoria si aggiungono a quelle già disseminate in città come a creare un mosaico della memoria cittadina. In tutto sono 26 le pietre che verranno posate quest'anno, 13 dedicate a deportati politici e 13 dedicate a deportati razziali. Le pose proseguiranno il 7 marzo, nei giorni in cui ricorre l'ottantesimo anniversario degli scioperi del marzo 1944.  Con quelle posate a marzo, saranno 197 le Pietre di Milano, ognuna a ricordo di una persona deportata e uccisa in un campo di concentramento.

Leggi Tutto Leggi Meno

 

"Potenziare misure per manifestazioni di sabato"

 Per le manifestazioni in programma sabato, Giornata della memoria, "dovranno comunque essere predisposte idonee misure di prevenzione e sicurezza, in considerazione della perdurante minaccia terroristica, prevedendo l'attuazione di dispositivi di ordine pubblico adeguati a fronteggiare eventuali azioni promosse in violazione dei provvedimenti adottati, nonché il potenziamento delle misure di vigilanza degli obiettivi e siti di qualsiasi natura ritenuti potenzialmente esposti a rischio". Cosi' il capo della Polizia, Vittorio Pisani, in una circolare inviata a prefetti e questori.
 

 

Comunità ebraica plaude alla decisione

 "Siamo contenti che siano state riconosciute le nostre ragioni. Ringraziamo le istituzioni, a cominciare dal ministro Piantedosi e tutte le articolazioni del ministero dell'Interno, per la sensibilità che hanno dimostrato. È stata una decisione giusta e di buon senso". Con queste parole il presidente della comunità ebraica di Roma, Victor Fadlun, commenta la circolare del Viminale. "Abbiamo visto a Vicenza come queste manifestazioni pro-Palestina possano degenerare in violenza - continua Fadlun -. Ma ad aggravare le cose c'è il momento scelto provocatoriamente dagli organizzatori. Il 27 gennaio è il Giorno della Memoria in ricordo della Shoah. Noi non avevamo chiesto di vietare le manifestazioni in quanto tali, anche se abbiamo assistito a canti e balli in strada che invitavano a uccidere gli ebrei, bandiere israeliane bruciate, applausi ad Hamas per il 7 ottobre. Ma dover assistere a tutto questo nel Giorno in cui in tutto il mondo si ricordano 6 milioni di ebrei sterminati dal nazismo ci è parso davvero troppo. Grazie per avere evitato questo oltraggio alla Memoria, che sarebbe stata una sconfitta per tutti".

Commenti
Commenta
Disclaimer
Grazie per il tuo commento

Sarà pubblicato al più presto sul nostro sito, dopo essere stato visionato dalla redazione

Grazie per il tuo commento

Il commento verrà postato sulla tua timeline Facebook

Regole per i commenti

I commenti in questa pagina vengono controllati
Ti invitiamo ad utilizzare un linguaggio rispettoso e non offensivo, anche per le critiche più aspre

In particolare, durante l'azione di monitoraggio, ci riserviamo il diritto di rimuovere i commenti che:
- Non siano pertinenti ai temi trattati nel sito web e nel programma TV
- Abbiano contenuti volgari, osceni o violenti
- Siano intimidatori o diffamanti verso persone, altri utenti, istituzioni e religioni
- Più in generale violino i diritti di terzi
- Promuovano attività illegali
- Promuovano prodotti o servizi commerciali