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Pisa, si siede per protesta sui gradini in piazza: ex assessore viene multato

Dario Danti dovrà pagare 100 euro per aver trasgredito allʼordinanza antidegrado. Ma lui difende il suo gesto: "Un atto politico contro un provvedimento che ritengo ridicolo"

Ha ricevuto una multa da 100 euro per essersi seduto vicino ai gradini di una chiesa.

E'successo in Piazza dei Cavalieri a Pisa a Dario Danti, insegnante ed ex assessore della giunta Filippeschi, che per sbeffeggiare l'ordinanza del comune, a suo parere ingiusta, ha fatto scrivere in fondo al verbale dei vigili urbani: "Un tempo questa piazza era vissuta, adesso è pericolosa perché con l'acqua e il sapone si rischia di scivolare". Il riferimento è alle operazioni di pulitura della piazza che sono volte anche a scoraggiare i giovani a sedersi sulle scalinate.

Pubblicata su Facebook la foto del verbale "commentato", ha incontrato numerosi messaggi di solidarietà. "Un atto politico contro un provvedimento che ritengo semplicemente ridicolo", sintetizza così l'ex assessore, la protesta avviata nei confronti del comune e della sua ordinanza antidegrado che vieta, tra le altre cose, anche di sedersi sui gradini delle chiese.

"Mi sono seduto sulla base di una colonna della facciata della Chiesa di Santo Stefano – ha spiegato l'assessore a Pisa Today – subito dopo sono arrivati i vigili che mi hanno invitato ad alzarmi, ma mi sono rifiutato perché non condivido l'ordinanza”. L'uomo ha spiegato di essere rimasto lì mentre i vigili si sono diretti all'auto per fargli il verbale, e di essersi seduto sui gradini della chiesa mentre aspettava gli agenti che, all'inizio, non avevano neppure il verbale giusto. "Per la cronaca erano presenti le idropulitrici" che secondo l'ex assessore sono azionate come "deterrente" per non far sedere la gente sulle scalinate e scoraggiare lo spaccio in piazza che “continua a essere presente”.

Sulla vicenda è intervenuto su Facebook l'assessore ai Lavori Pubblici, Raffaele Latrofa: "Non sono un insegnante, ma se lo fossi, insegnerei ai miei allievi il rispetto delle regole e, quando non mi piacciono insegnerei che esistono gli strumenti democratici per provare, con fatica, a modificarle. Infrangerle mai". "La disobbedienza ha portato grandi cambiamenti nel passato ed è alla base della democrazia", replica così Danti che annuncia: "Andrò dal sindaco con i mie legali per spiegare le mie ragioni".